La Valle dà una casa a cinque richiedenti asilo 

Sono ospitati in una struttura messa a disposizione dalla parrocchia In un’area divisa sull’arrivo dei profughi, il Comune aveva aderito allo Sprar 



LA VALLE. Cinque profughi sono arrivati a La Valle, uno dei Comuni della Val Badia che hanno aderito al progetto Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. A La Valle, nella casa messa a disposizione dalla parrocchia, erano stati completati i lavori di ristrutturazione e la casa ha accolto i richiedenti asilo. La gestione della casa sarà curata dalla Comunità Val Pusteria, che si occuperà anche dei profughi destinati a Marebbe dopo che è stata messa a disposizione una casa a Longega. L’arrivo dei profughi a La Valle è avvenuto nei giorni scorsi. Provengono da alcuni Paesi africani e già si trovano bene nella casa messa loro a disposizione dalla parrocchia.

A giorni dovrebbero arrivare in Val Badia, direttamente dal centro di raccolta di Bolzano, altri sei richiedenti asilo che troveranno ospitalità a Longega, frazione di Marebbe. La Badia comunque non trova un accordo sull’organizzazione dell’accoglienza dei 38 richiedenti asilo che le sono stati complessivamente assegnati. La Valle aveva individuato un’ex pensione, ma sono sopravvenute difficoltà. Tutto annullato e si è pensato di ricorrere a quanto prevede il progetto Sprar. Ma anche qui non sono mancati i problemi: hanno aderito La Valle e Marebbe, poi San Martino. Contrari Badia e Corvara. A proposito dei consigli comunali schieratisi contro l’arrivo dei profughi, il decano don Willeit aveva dichiarato: “È prevalsa la paura, eccessiva. Siamo di fronte a un fenomeno mondiale: non è possibile che una valle come la Badia, con elevata disponibilità di posti letto, continui a rifiutare un numero ridotto di profughi. La popolazione ladina è a favore dell’accoglienza”.

Badia ha ridetto no. Corvara ne ridiscuterà in consiglio. Pare però che manchi la maggioranza politica. Sia Badia che Corvara dicono di non avere una struttura per l’accoglienza dei richiedenti asilo.

Altri 6 richiedenti asilo, come detto, sono attesi nel Comune di Marebbe dove è pronta una casa, la Sanvì a Longega. La casa è disabitata da un paio d’anni, arredata e pronta per essere occupata. Sono stati fatti dei lavori e l’edificio è a disposizione. I profughi dovrebbero arrivare nei prossimi giorni. È stato così accolto l’appello lanciato dal consiglio pastorale decanale: “L’accoglienza, anche dei richiedenti asilo, è un dovere morale per ogni cristiano”. Intanto, anche San Martino in Badia sta cercando una soluzione adeguata per l’accoglienza dei richiedenti asilo che verranno destinati al paese. (e.d.)













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