Rainer, il Covid alle spalle: nuove idee per S.Candido 

La guarigione e i progetti. Il sindaco si è ripreso dopo il ricovero all’ospedale di Brunico: «Riparto dal problema del traffico e da una diversa soluzione per il futuro centro di mobilità»


Ezio Danieli


San candido. È guarito dal Covid, dopo una decina di giorni di febbre e il ricovero all’ospedale di Brunico. E ora il sindaco di San Candido Klaus Rainer si rimette al lavoro. In particolare, ha individuato una sede diversa per il Centro di mobilità previsto in paese. Farà la proposta alla Strutture trasporto Alto Adige - Sta e, verificata l’eventuale disponibilità nel discutere il progetto, si potrà passare al confronto con le ferrovie austriache che devono essere interpellate per competenza.

L’idea di Rainer non annulla del tutto il progetto portato avanti dell’ex sindaca Rosmarie Burgmann. Rainer lo sottolinea con forza: “È qualcosa di diverso, a cominciare dall’ubicazione del centro di mobilità di cui San Candido ha assolutamente bisogno per migliorare la viabilità fortemente condizionata dal traffico turistico stagionale”.

Il progetto, sostenuto dalla precedente giunta comunale già prevedeva lo spostamento della stazione ferroviaria di circa mezzo chilometro verso il centro del paese. L’intera area, e qui insiste Rainer, va valorizzata e trasformata in una sorta di “spazio condiviso”, una zona in cui “convivono” pedoni, ciclisti e automobilisti sulla base di precise regole (e limiti di velocità), sul modello di quanto già realizzato, ad esempio, a Bressanone. Nelle immediate vicinanze della nuova stazione dovrebbe essere realizzato un parcheggio con 35 posti, mentre più a nord altri 20 posti per auto e autobus dovrebbero essere collegati al centro grazie a un nuovo sottopasso pedonale.

La nuova ubicazione individuata da Rainer “dovrebbe vedere il centro di mobilità ospitato su un’area delle ferrovie, di fronte alla sede del Commissariato della Polizia di Stato. Nei prossimi giorni - dice il sindaco - farò la proposta al direttore della Sta Alto Adige per sentire il suo parere. Dovesse essere favorevole, passerò a discutere dell’idea con le ferrovie austriache”.

Rainer ha tutto scritto nell’agenda, ripresa in mano con entusiasmo dopo l’esperienza del Covid fortunatamente lasciata alle spalle. Adesso sta meglio, anche se soltanto negli ultimi giorni è tornato in Comune per partecipare a una riunione della giunta. “Sono fiaccato - dice Rainer - ancora per i postumi di un virus che mi ha colpito nonostante la mia attenzione nell’indossare sempre la mascherina”.

Il sindaco Rainer è stato colpito da un forte stato febbrile. Controlli accurati hanno permesso ai medici di scoprire la presenza di una polmonite che non poteva essere curata a casa. “Così - ricorda - è stato deciso il mio trasferimento all’ospedale di Brunico dove sono stato una decina di giorni. Per fortuna ho evitato il ricovero in terapia intensiva. Nel frattempo il virus aveva colpito anche mia moglie che l’ha superato meglio di me. Ora va meglio. Rinnovo a tutti il mio consiglio di porre la massima attenzione, di indossare sempre la mascherina e di lavarsi spesso le mani oltre che di rispettare le prescrizioni per evitare il diffondersi del contagio”.













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