Travolto dalla valanga Muore un ventunenne 

Jakob Pallhuber era impegnato in una gita scialpinistica sul monte Spicco È stato centrato da un’enorme slavina, che ha risparmiato cinque compagni


di Ezio Danieli


VALE AURINA. Un giovane di 21 anni, Jakob Pallhuber di Valdaora, è morto sotto una valanga staccatasi ieri mattina intorno alle 10.30 nell’area sciistica di Speikboden, nel territorio di Campo Tures. Il giovane, che stava praticando lo sci fuori pista assieme ad altri cinque amici, è stato sepolto dalla massa nevosa e a nulla è servito per salvarlo l’intervento di soccorso prestatogli da un centinaio di persone allertate dai compagni di escursione.

Pallhuber è stato estratto in gravissime condizioni dalla neve, ma è morto poco dopo nonostante i tentativi di rianimazione svolti dal medico intervenuto con l’elicottero. La valanga si è staccata accanto alla pista Sonnklar del comprensorio della Valle Aurina, ad un’altitudine di circa 2300 metri. Aveva una lunghezza di circa 300 metri ed un fronte di 500 metri.

Il gruppo di scialpinisti stava compiendo un’escursione in un territorio noto per le uscite in quota con gli sci. Le condizioni meteo erano ottimali, con sole e cielo sereno. Certo viste le nevicate dei giorni scorsi e il forte accumulo di neve in quota l’appello lanciato nel bollettino della Provincia valutava come di una certa consistenza il pericolo di caduta slavine. C’era sole nella zona, le temperature si erano alzate e la neve era abbondante dopo le precipitazioni dei giorni scorsi.

La slavina si è mossa lungo il pendio ripido, con una pendenza intorno al 45-50 per cento, e ha investito in pieno il 21 enne di Valdaora, che a quanto sembra era che è rimasto sepolto. I suoi amici compagni di escursione sono stati sfiorati dalla valanga o si trovavano sopra il suo fronte. Uno si è salvato dietro una pianta. Sono stati loro, i superstiti, ad allertare i soccorsi con il cellulare. Sul posto sono intervenuti circa cento uomini del soccorso alpino di Campo Tures, della Valle Aurina e della Guardia di finanza, dei vigili del fuoco volontari di Campo Tures e San Giovanni in Valle Aurina. C’erano anche la Croce Bianca e gli elicotteri Pelikan e dell’Aiut Alpin Dolomites nel frattempo allertati dalla centrale operativa di soccorso.

“Abbiamo individuato in pochi minuti il ragazzo - ha spiegato il capo del soccorso alpino di Campo Tures Lukas Forer - Le ricerche sono state rapidissime ma con un esito purtroppo tragico”. Sotto la neve c’era il corpo del ventunenne di Valdaora. Il giovane è stato estratto dalla massa nevosa e sottoposto a rianimazione da parte dei sanitari intervenuti fra in quali il medico di emergenza, che non ha potuto fare altro che stabilire il decesso del giovane, Dopo il benestare della magistratura, il corpo privo di vita è stato portato a valle e ricomposto nella camera mortuaria del cimitero.

Pallhuber era un amante della montagna, della natura e degli sport che permettono di viverla, sia nel tempo libero sia nella dimensione agonistica, d’inverno e anche d’estate. Appassionato di scialpinismo, Pallhuber si divertiva e si impegnava anche in altre discipline sulla neve, nello sci e con la slitta, mentre nella bella stagione era noto in paese e in valle per la passione che lo portava nei boschi e in montagna in sella alla mountain bike.

E tutta la sua famiglia era nota per l’attività sportiva, una delle famiglie più note per i successi raccolti. Il pade di Jakob, Josef, è stato un campione di snowboard e, in questa disciplina, ha svolto e svolge ad alto livello anche compiti di allenatore. Due zii di Jakob hanno conquistato allori iridati: Hubert Pallhuber nella specialità cross country della mountain bike (quindi è stato commissario tecnico della nazionale italiana) e Wilfried Pallhuber nel biathlon (disciplina in cui a sua volta è stato tecnico). Un altro zio, Hannes, si è distinto a sua volta nella mtb.













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