La manifestazione

Quasi mille in piazza a Trento per gli orsi. «Vaffa» a Fugatti e Ispra: «La montagna non diventi un villaggio turistico»

Il 4 marzo nuova protesta contro la legge Failoni sugli abbattimenti: «Se cadono gli orsi, non ci sarà più speranza per tutti gli animali selvatici» (foto C.Libera)



TRENTO. «Siamo qui per dire che c'è un Trentino, c'è un'Italia diversa che hanno tutta l'intenzione di opporsi a quello che sta succedendo». Lo ha detto Francesca Manzini, portavoce della campagna StopCasteller, che ha organizzato, ancora prima dell'uccisione dell'orso M90, la manifestazione di oggi pomeriggio (10 febbraio) a Trento contro le politiche sui grandi carnivori portate avanti dalla Provincia di Trento.

Quasi mille le persone in corteo per le vie della città. Hanno dato il loro supporto Lav, Lac, Lndc animal protection, Leal, Enpa, AnimaLiberAction, Ribellione animale e Bearsanothers.

Slogan e “vaffa” urlati all’indirizzo di Fugatti e della Lega, di Ispra e di Piero Genovesi (responsabile fauna selvatica di Ispra): «Se cadono gli orsi, che hanno il più alto grado di tutela, non ci sarà speranza per i lupi, i cinghiali, tutti gli animali selvatici. Non ci sarà speranza per le montagne che diventeranno tutte come in Trentino, un enorme merdoso villaggio turistico». 

"Orsi liberi", a Trento la piazza animalista contro Fugatti e Ispra

È partita a Trento la manifestazione animalista organizzata dalla campagna Stop Casteller. Più di 300 i manifestanti che protestano contro le politiche della Giunta provinciale trentina, in particolar modo dopo l'uccisione dell'orso M90. Aderiscono Lav, Lac, Lndc animal protection, Leal, Enpa, AnimaLiberAction, Ribellione animale e Bearsanother. Slogan contro il governatore trentino Fugatti e Ispra: "Se cadono gli orsi, non ci sarà speranza per tutti gli animali selvatici e per la montagna, che diventerà un enorme merdoso villaggio turistico". LE FOTO

«Il prossimo appuntamento - prosegue Manzini - sarà il 4 marzo, davanti alla Provincia, nel momento in cui ci sarà la discussione in Consiglio provinciale per l'approvazione della legge ammazza-orsi che, lo ricordiamo, prevede di uccidere quattro orsi cuccioli e quattro orsi adulti ogni anno». Il riferimento è al ddl Failoni (numero 11), che prevede che venga fissato un contingente di orsi pericolosi o problematici sopprimibili annualmente; contingente che, per il 2024 e per il 2025, è stato fissato a otto orsi.

I manifestanti, conclude Manzini, chiedono «una gestione molto più trasparente, una gestione che riconosca il diritto alle specie diverse dalla nostra di esistere. Quando si parla di convivenza, la parola convivenza contiene la parola vita. Se una delle due parti, in questo caso gli orsi, è obbligata a sacrificare la propria vita perché questa convivenza abbia corpo, non si parla più di convivenza». 













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