Terrore per due bimbi chiusi nell’auto a Parcines 

Minuti di panico al lido. La madre aveva dimenticato le chiavi all’interno del mezzo Alcuni passanti tentano di spruzzare acqua sulla lamiera. I piccoli hanno 2 anni e 3 mesi



Parcines. Si è conclusa positivamente la disavventura di due bambini rimasti accidentalmente chiusi nell’automobile di famiglia, ieri, nel parcheggio del lido di Parcines. Ma che spavento per la madre, costretta a chiamare in aiuto i vigili del fuoco dopo essersi accorta del potenziale rischio, considerate le temperature pienamente estive di questi giorni.

I fatti risalgono al mezzogiorno di ieri. Doveva essere una tranquilla giornata di giochi e relax nella piscina di Parcines per una donna e per i suoi due bambini, uno di due anni e l’altro di appena tre mesi. Secondo quanto riferito dai soccorritori, i bimbi erano seduti nell’auto, mentre la madre, lasciate le chiavi nell’abitacolo, prendeva le borse per la piscina dal bagagliaio. Ma una volta richiuso il portellone si è resa conto di non avere con sé le chiavi. Nessuna possibilità che i due bimbi riuscissero a riaprire l’auto da dentro.

La donna ha subito allertato i vigili del fuoco di Parcines, la cui caserma è nei pressi dello stabilimento. Alcuni passanti hanno iniziato a darsi da fare per allungare un tubo fino al parcheggio, in modo da spruzzare acqua fresca sul mezzo ed evitare così che la temperatura all’interno dell’abitacolo salisse tanto da far soffrire i bambini. «Appena siamo arrivati – raccontano i vigili del fuoco – ci siamo resi conto che l’unica soluzione sarebbe stata quella di rompere un finestrino». E così hanno fatto, riuscendo a portare in salvo i due bimbi. «In totale non saranno stati chiusi nell’auto più di dieci, quindici minuti», assicurano.

Quello di Parcines non è uno dei cosiddetti casi di amnesia dissociativa di cui le cronache sono tristemente piene, ma sicuramente riporta alla ribalta un tema che in estate assume tratti drammatici e che nel 2018 è stato regolamentato attraverso l’introduzione dell’obbligo dei seggiolini “salvabebè”, cioè provvisti di un dispositivo di allarme nel caso i genitori dimentichino i loro bambini in auto. S.M.













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