Aeroporto: a breve l’apertura della busta con l’unica offerta 

La commissione provinciale si riunirà il 26 febbraio In corsa il gruppo di Gostner, Haselsteiner e René Benko


di Paolo Campostrini


BOLZANO. L'aeroporto è alle porte. Tra una settimana o poco più saranno aperte le buste che racchiudono le offerte per la gestione. La Provincia ha chiesto 3,8 milioni di euro per le quote ( il 100% della società Abd) che finora ha detenuto e, nel bando, ha inserito anche una cornice di conduzione della struttura che si rifà, nella sostanza, al piano industriale Enac, l'ente nazionale che coordina le attività della struttura aeroportuali e ne detta i parametri organizzativi e normativi.

In realtà, è altamente probabile che la busta da aprire sia solo una, quella della cordata imprenditoriale composta da tre soci: il gruppo dei fratelli Gostner , Haselsteiner della Strabag e René Benko. Non ci sono a tutt'oggi elementi che possano far presumere che a questo gruppo si siano aggiunti altri proponenti. La commissione provinciale composta da funzionari dell'ufficio finanze opererà l'apertura delle offerte la mattina del 26 febbraio poi, verificata la correttezza formale (date, contenuti, congruità) della o delle proposte che vi sono inserite avvierà la procedura di assegnazione. Si tratterà, in questo caso, di una decisione quasi esclusivamente tecnica, legata al rispetto delle norme generali oppure inserite nel bando e che devono trovare riscontro nel piano industriale e nell'offerta del privato. Dunque una decisione non politica. Come ad esempio avverrà per l'altro bando tutt'ora in corso, che riguarda la manifestazione di interessi rivolta ad imprenditori per la realizzazione del nuovo museo archeologico che dovrà ospitare Ötzi: in questo caso la commissione tecnica ha aperto le buste con le offerte, si è presa due mesi per esaminarle e dar loro una valutazione, elaborando infine una classifica, ma per poi consegnare il dossier alla giunta provinciale che “politicamente” e dopo aver consultato il Comune, si assumerà l'onere di rispettare o considerare solo parzialmente la valutazione tecnica.

I CRITERI. Per quando riguarda invece San Giacomo, i criteri di assegnazione delle quote provinciali e dunque del 100% della struttura aeroportuale, sono molto rigidi e la valutazione terrà conto della migliore offerta economica, come discrimine iniziale. Per il resto, gli imprenditori dovranno attenersi al piano già predisposto dall'Enac, sia in termini di possibile allungamento della pista che per la gestione complessiva. Non si tratta, in sostanza, di un progetto da valutare con parametri di tipo generale ma di una riassegnazione di quote dentro una cornice rigida. In sostanza: un passaggio di consegne. La Provincia ha deciso di liberarsi delle quote Abd per rispettare l'esito del referendum il quale ha escluso che l'aeroporto dovesse continuare a essere mantenuto grazie a finanziamenti pubblici. Soltanto i privati, per coerenza con la risposta data dalla consultazione popolare, potrebbero ora condurlo. Ma San Giacomo è comunque un bene demaniale inserito nella rete aeroportuale nazionale come aeroporto di secondo livello (regionale) e dunque protetto dall'Enac e strettamente coordinato rispetto alle sue funzioni con le incombenze che tutt'ora svolge, sia come base per la protezione civile, i mezzi dell'Aviazione leggera dell'esercito, dei Carabinieri e della Finanza, sia come pista per voli civili leggeri che per charter con mezzi più pesanti. Nel mantenere queste funzioni, ora San Giacomo potrà svilupparsi, se l'esito del bando andrà a buon fine, soltanto con capitali privati. In questo caso sempre che l'offerta della cordata Gostner -Haselsteiner-Benko sia superiore ai 3,8 milioni di euro posti come base d'asta dalla Provincia.

LA SOCIETÀ. Il gruppo ha già diviso al suo interno le quote per la costituzione delle futura, possibile, società di gestione. Il 50% è detenuto dai fratelli Gostner, notoriamente appassionati di volo e di aerei, il 25% a testa invece per Haselsteiner, imprenditore austriaco residente da tempo a Bolzano e Renè Benko, impegnato in molti progetti immobiliari e commerciali nel capoluogo e dunque interessato ad uno suo sviluppo anche infrastrutturale. La cordata, inoltre, è stata fortemente appoggiata a tutti i livelli dai vertici di Assoimprenditori Alto Adige e da molte istituzioni economiche che radunano imprese e aziende che hanno in tante occasioni lamentato la scarsa raggiungibilita della nostra provincia.













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi
la promessa

Kompatscher: «Adesso basta: stop a case costruite per i turisti» 

L’emergenza abitativa. La risposta del governatore ai sindacati: «Gli alloggi nelle nuove aree convenzionate solo per residenti stabili». I rappresentanti dei lavoratori: «La zona di ponte Roma resti produttiva». Il sindaco: «Bisogna ampliarsi nei centri limitrofi»


antonella mattioli

Attualità