Alperia: ricavi per 1,2 miliardi di euro

In tema di dividendi ai Comuni di Bolzano e Merano andranno 3,19 milioni a testa. Indebitamento finanziario: 525 milioni


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Primo esercizio di Alperia Spa - dopo la fusione tra Sel e Aew - e subito dati da «capogiro» se paragonati alla realtà economica altoatesina. Il consiglio di gestione, presieduto da Wolfram Sparber, ha approvato il bilancio 2016 della società energetica e del gruppo che arriva a superare gli 1,2 miliardi di euro di ricavi. Utile netto (di gruppo) pari a circa 27 milioni, con un indebitamento finanziario di 525 milioni di euro. Prendendo in considerazione un altro parametro, l’Ebitda, la situazione è piuttosto buona. L’acronimo di «Earnings before interest, taxes, depreciation and amortisation» è un valido indicatore di profittabilità. Nello specifico è pari a oltre 184 milioni di euro.

Inoltre a fronte di un utile netto di Alperia Spa pari a circa 16 milioni di euro il consiglio di gestione ha proposto la distribuzione ai soci di circa 15,2 milioni di euro a titolo di dividendi riferiti all’esercizio 2016; i restanti 0,8 milioni di euro verranno accantonati nella riserva legale come previsto dalla vigente normativa. In soldoni ai due Comuni di Bolzano e Merano andranno quindi 3,19 milioni di euro a testa (21% delle quote per entrambi). Alla Provincia 8,27 milioni ed a Selfin 0,5 milioni di euro.

Nonostante uno scenario energetico non favorevole sia sul versante dei prezzi che dell’idraulicità (poche precipitazioni), il gruppo presenta risultati economici superiori alle previsioni. Nel corso del 2016 sono state deliberate ed intraprese numerose operazioni tese a riorganizzare l’intero gruppo societario, composto da più di 40 società, con l’obiettivo di far emergere sinergie gestionali, creare efficienza e ridurre i costi. Il gruppo è ora articolato in quattro «business unit»: generazione, commerciale e trading, reti, calore e servizi. Importante anche il processo di integrazione dei due sistemi organizzativi e gestionali, sostanzialmente diversi, quali erano quelli di Sel e Aew.

A fine maggio il gruppo ha acquisito ulteriori quote societarie nell’ambito della produzione idroelettrica, rilevando da Edison Spa il 40% delle quote di Hydros Srl e il 42% delle quote di Seledison Spa, arrivando ad ottenere il 100% della prima società e il 77% della seconda. Dal punto di vista finanziario, nel mese di giugno Alperia Spa ha deliberato la costituzione di un programma Emtn per l’emissione di obbligazioni per un importo complessivo fino a 600 milioni di euro, e nel periodo giugno - dicembre 2016 ha emesso tre prestiti obbligazionari nell’ambito del programma Emtn per un importo complessivamente pari a 375 milioni di euro collocati in «private placement» e quotati sul mercato regolamentato irlandese.

Nel 2016 il gruppo ha investito sul territorio provinciale oltre 70 milioni di euro per migliorare la qualità e continuità del servizio di distribuzione di energia elettrica e per estendere la rete di calore nonché per ammodernare e rendere più sicuri gli impianti di produzione. Altri dati: quasi mille i dipendenti e, nel corso del 2016, con 30 rapporti di lavoro trasformati da tempo determinato a indeterminato. Il gruppo ha contribuito allo sviluppo del territorio tramite il pagamento di canoni e sovracanoni sull’utilizzo delle acque pubbliche, di oneri per interventi ambientali, di sponsorizzazioni, di imposte e tasse per svariate decine di milioni di euro.

La produzione idroelettrica, fotovoltaica, da cogenerazione e da biomassa è pari a 4,3 miliardi di kwh, mentre quella di calore ha superato i 180 milioni di kwh. Infine, il gruppo è attivo anche nel comparto delle fibre ottiche sul territorio provinciale operando su una rete propria di 360 km di fibra ottica accesa e utilizzando ulteriori 390 km di rete in fibra ottica passiva.













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