Assoimprenditori: Pan resta fino al 2018

L’assemblea straordinaria ha approvato il nuovo statuto che renderà più snella l’associazione



BOLZANO. «Abbiamo snellito le nostre strutture per renderle più efficienti, esattamente quello che chiediamo di fare alla politica. In primis al Comune di Bolzano che con 45 consiglieri è fuori dal tempo: 35, ovvero il numero dell’assemblea provinciale, sono più che sufficienti. Altrimenti, come per altro si è visto, è la paralisi». Così Stefan Pan, 56 anni bolzanino, presidente di Assoimprenditori che in Alto Adige conta 470 iscritti per un totale di 34 mila occupati, spiega la filosofia che sta dietro l’approvazione, da parte dell’assemblea generale, del nuovo statuto. Tra le novità più rilevanti la riduzione degli organi decisionali: d’ora in poi la presidenza, oltre che dall’assemblea dei soci, sarà accompagnata da un unico organo, il consiglio generale, che assorbirà le funzioni che prima facevano capo a giunta esecutiva e consiglio direttivo. La durata in carica degli organi elettivi (presidenza, consiglio generale, revisori contabili e probiviri) è stata portata a quattro anni (attualmente sono tre): il presidente non potrà essere rieletto, mentre i vicepresidenti saranno rieleggibili per un secondo mandato consecutivo. Per le cariche associative anche in futuro non si prevedono compensi.

Per seguire il periodo di transizione dal vecchio al nuovo statuto, l’assemblea straordinaria – all’unanimità – ha deciso di confermare fino alla fine del 2018 l’attuale presidenza composta da Pan (Pan Surgelati), dai vicepresidenti Federico Giudiceandrea (Microtec), Vinicio Biasi (Microgate), Nikolaus Tribus (Gkn Driveline Brunico) e Oswald Eller (Eller).

Per tutti il mandato sarebbe scaduto a fine anno, questo prolungamento fa sì che Pan, eletto nel 2010, rimarrà in carica per otto anni consecutivi: uno dei presidenti più longevi dell’associazione se si escludono Luigi Piombo (1950-’60) e Aurelio Repetto che ha guidato il sodalizio in più riprese.

Pan, che ha fatto del lavoro di squadra il punto di forza dell’associazione, guarda con ottimismo al futuro: «La crisi l’abbiamo ormai alla spalle. La conferma arriva da un indicatore importante, ovvero la fiducia degli imprenditori e dei consumatori che sta aumentando».

Quali sono le sfide che attendono le imprese altoatesine?

«Le stesse che avevo indicato quando ero stato nominato nel 2010, ovvero le aperture all’export, all’innovazione, alla mobilità e ai giovani».

Chi le succederà nel 2019: potrebbe essere una donna?

«Me lo auguro, anche perché è dimostrato che più donne siedono nei cda e migliori sono i risultati».(a.m)













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