Scala: trionfo per Leo Nucci nel 'Rigoletto' dell'Accademia

(ANSA) - MILANO, 3 SET - Settantasette anni, un bis alla fine del secondo atto del duetto "sì, vendetta, tremenda vendetta..." e una standing ovation del pubblico. Ieri sera alla Scala, in un teatro dal tutto esaurito, con moltissimi stranieri in sala, è stato il trionfo di Leo Nucci nel 'Rigoletto', di Giuseppe Verdi. Il famoso baritono, che ha debuttato nel ruolo del buffone di corte nel lontano 1973 e negli anni lo ha interpretato oltre 550 volte (ma per 300 volte è stato anche Figaro nel Barbiere di Siviglia) ha trascinato al successo l'opera del 'Progetto Accademia', uno spettacolo che il Teatro alla Scala allestisce ogni anno con orchestra, coro e cantanti solisti allievi della sua 'Accademia', e che costituisce uno degli scogli più ardui che gli allievi affrontano. Due soli, in questo Rigoletto, nello storico, elegante allestimento firmato da Gilbert Deflo, con le scene di Ezio Frigerio e i costumi di Franca Squarciapino, gli interpreti di grande nome: il direttore Daniel Oren e appunto Leo Nucci, che insieme al mezzosoprano Luciana D'Intino (che però non ha cantato) hanno fatto 'da chioccia' ai ragazzi dell'Accademia, dando loro consigli e suggerimenti, aiutandoli a esprimere al meglio la loro professionalità. Nucci aveva già suscitato calorosi applausi a scena aperta nel "cortigiani, vil razza dannata..." e, insieme al soprano Enkeleda Kamani (Gilda) ha concluso fra gli applausi il successivo duetto "sì, vendetta...", che concludeva il secondo atto. All'uscita al proscenio, a sipario chiuso, il pubblico entusiasta ha chiesto il 'bis', e Nucci e Kamani (che ha riscosso anche un successo personale e certamente per tutta la carriera si ricorderà di questa serata) lo hanno eseguito, concludendo con il pubblico ad applaudirli in piedi. Al termine dello spettacolo (nove le repliche fino al 22 settembre), con il maestro Oren e il Regista Deflo in proscenio, tutti i giovani interpreti sono stati calorosamente applauditi, e così anche gli artisti del coro, dell'orchestra e del corpo di ballo, diretto da Maurizio Vanadia. (ANSA).





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Giallo agli Oscar sul cane Messi, applaude in sala?

Giallo agli Oscar sul cane Messi: la co-star a quattro zampe di Anatomia di Una Caduta, il film della francese Justine Triet premiato per la migliore sceneggiatura originale, è apparso in un video mentre batteva le zampe durante le premiazioni. Quello del collie addestrato da Laura Martin è stato un vero exploit o non piuttosto una montatura degna della magia della mecca del cinema? Un altro video circolato online ha spiegato l'arcano: si è trattato di fotogrammi preregistrati in cui, davanti a un falso pubblico in un Dolby Theater semivuoto qualcuno ha retto finte zampe davanti al cane (il vero Messi, un sosia o un peluche non è ancora chiaro) mentre la scena veniva ripresa dalle telecamere. Non è dunque certo se a Messi sia stato permesso di entrare in teatro durante la cerimonia: in precedenza era stato detto che la sua presenza sarebbe stata off limits. Quel che è sicuro è che la Martin si è fatta fotografare fuori dal Dolby con le finte zampe. E d'altra parte, siamo o non siamo a Hollywood dove controfigure e effetti speciali sono all'ordine del giorno? Che sia stato dentro o no, è certo anche che Messi ha avuto un parte nell'avvicinamento alla cerimonia: è apparso in un video promozionale del conduttore Jimmy Kimmel che prova con lui le battute e abbaia quando si scherza sugli anni da cani. Messi ha inoltre aiutato Kimmel nella sua storica faida con Matt Damon in un altro breve filmato andato in onda alla fine della cerimonia: il collie alza la zampina e fa pipì sulla stella dell'attore sulla Hollywood Walk of Fame (foto Ansa Epa)

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Tir precipita da un cavalcavia a Brindisi, donna ferita ma salva

Un tir adibito al trasporto di plastica in granuli ha sfondato un guard rail a Brindisi, all'ingresso della città, cadendo dal cavalcavia che collega la superstrada Brindisi-Taranto alla superstrada Brindisi-Lecce. Alla guida del mezzo pesante una 55enne di Ceglie Messapica trasportata d'urgenza all'ospedale Perrino di Brindisi. La donna non è in pericolo di vita. Quando l'autocisterna è precipitata fortunatamente non passava alcun mezzo sul piano stradale sottostante. Sul posto vigili del fuoco, polizia locale e personale dell'Anas. Le strade coinvolte nel sinistro sono chiuse al traffico per le operazioni di recupero e messa in sicurezza. A bordo del mezzo c'erano anche due cani di piccola taglia che non hanno subito conseguenze (foto Ansa)

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L'8 marzo delle donne sui ponteggi in cantiere

Abbattere gli stereotipi di genere nel mondo edile e dimostrare che il cantiere non è soltanto un luogo per gli uomini. Con questi obiettivi è nata l'iniziativa 'Donne in cantiere' di Toptaglio, general contractor con sede nel Comense specializzato in operazioni di riqualificazione edilizia, che ha selezionato due operaie per una formazione professionale retribuita cominciata lo scorso gennaio e che durerà in totale tre mesi. Una volta pronte a essere inserite nel team, Renata e Cristina saranno assunte a tempo indeterminato. In questo periodo stanno affiancando i capicantiere e gli operatori di macchina, imparando a usare escavatori, robot e mini-pale. "L'iniziativa nasce per demolire gli stereotipi, perché ad oggi lavorare in cantiere non è più così pesante fisicamente come 20 anni fa e tutti possono farlo. Specie nel mondo edile una donna, che è più precisa, a mio avviso è necessaria" spiega all'Ansa nella Giornata internazionale della donna Chiara Passarello, geometra e responsabile sicurezza di Toptaglio, sottolineando che l'obiettivo dell'azienda "è arrivare al 2025 con 30 figure femminili all'interno del cantiere". Renata Bianchi, una delle due aspiranti operatrici di cantiere, prima lavorava in un'azienda alimentare. Ha trovato questa opportunità tramite un post su Facebook: "Mi sono detta: perché no? Se possono farlo gli uomini non vedo perché non possano farlo anche le donne - racconta - nel cantiere possiamo starci benissimo, basta essere volenterose e avere voglia di imparare cose nuove". Oggi Renata è convinta che questa possa diventare la sua professione futura, così come Cristina Viscardi, anche lei selezionata da Toptaglio. "All'inizio, essendo tutti maschi - commenta - ero un po' preoccupata. Ma volevo cambiare e lavorare in un posto all'aperto anche se faticoso. Oggi posso dire che in due mesi ho già imparato tantissimo". E anche il rapporto con i maschi non è così male: "Ho trovato apertura mentale - conclude - e non era una cosa scontata" (foto Ansa)









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