Arsenico in pozzi,900 volte oltre limiti

Una 'piscina rossa' di veleni poi ricoperta nei decenni

CASERTA


(ANSA) - CASERTA, 13 FEB - Dodici pozzi contaminati sono stati posti sotto sequestro dai carabinieri tra i comuni di Caserta e San Nicola la Strada: in alcuni è stata accertata la presenza di circa 9000 milligrammi per litro di arsenico, una "quantità abnorme" per il procuratore di S. Maria Capua Vetere Maria Antonietta Troncone. Acqua utilizzata per anni per irrigare alcune colture ma anche per i giardini di complessi residenziali; non arriva invece nelle case, che sono allacciate alla normale condotta idrica. L'area era nota negli anni '60 e '70 come la "piscina rossa": sul fondo di una cava ristagnavano liquami contenenti arsenico e altre sostanze chimiche, residui dell'attività di lavorazione del ferro e del vetro, nei pressi dell'industria Saint Gobain di Caserta. Nella zona, nota come Lo Uttaro, sorgono altre cave trasformate in discarica; la "piscina rossa" negli anni è stata interrata insieme a tonnellate di rifiuti, e sovrastata da abitazioni civili e insediamenti produttivi. In zona c'è un'alta incidenza di tumori.













Altre notizie

Il trasporto scolari

Bus disabili, monito di Lebenshilfe: «Un pasticcio da non ripetere»

Presidente e direttore dell’associazione: «Mai più cambio concessionari a metà anno scolastico». L’ultimatum dell’assessore Achammer: «La situazione va risolta subito. A fine settimana trarremo le conclusioni

LA SOCIETA'. Adlatus: «Siamo in grado di fornire ancora il servizio. Molti di questi bambini sono cresciuti vicini al nostro cuore»

LO STALLO. Niente accordo: la preoccupazione dei sindacati

IL CAMBIO DI OPERATORE. Disabili e scuolabus, protesta per i disagi: «I nostri figli non sono pacchi»


Davide Pasquali

Attualità