L'EMERGENZA

Covid: 10.630 positivi in Italia, 422 vittime. Il tasso di positività scende al 3,9%

Aggiornamento Piano vaccini, 6 categorie nella seconda fase. Le priorità a partire da soggetti 'estremamente vulnerabili'



ROMA. Nelle ultime 24 ore sono stati 10.630 i test positivi al coronavirus registrati in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Lunedì erano stati 7.970.

Le vittime sono 422, a fronte delle 307 di lunedì.

Sono stati 274.263 i test (tamponi molecolari e antigenici) effettuati nelle ultime 24 ore in Italia (ieri erano stati 144.270, oltre 130 mila in meno), con un tasso di positività in calo al 3,9% (lunedì era stato del 5,5%, quindi in calo dell'1,6%), secondo i dati del ministero della Salute.

Sono 6 le categorie che verranno vaccinate prioritariamente nella seconda fase della campagna vaccinale anti-Covid. La prima sarà quella dei soggetti "estremamente vulnerabili" per particolari patologie, indipendentemente dall'età. Lo prevede l'aggiornamento del piano nazionale vaccinazioni per SarsCov2.

I soggetti 'estremamente vulnerabili' sono quelli con patologie valutate come "particolarmente critiche in quanto correlate al tasso di letalità associata a Covid-19". Si tratta di soggetti con malattie respiratorie, cardiocircolatorie, condizioni neurologiche e disabilità, diabete ed endocrinopatie severe, fibrosi cistica, patologia renale, malattie autoimmuni, malattie epatiche e cerebrovascolari, patologia oncologica, sindrome di Down, trapianto di organo solido, grave obesità. Lo prevede l'aggiornamento del Piano vaccinazione anti-Covid.

Seguono, le persone tra 75 e 79 anni; tra 70 e 74 anni; persone con particolare rischio clinico dai 16 ai 69 anni; persone tra 55 e 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico; persone tra 18 e 54 anni senza aumentato rischio clinico. Alle prime 5 categorie andranno i vaccini a mRna, alla sesta quello AstraZeneca.

Tra le fasce prioritarie nella fase 2 di vaccinazioni anti-Covid, l'aggiornamento del Piano vaccinale prevede pure gli over-70 (categorie 2 e 3) e ciò in virtù del più alto tasso di letalità associato a Covid-19. Queste categorie di priorità, si legge, "vengono definite sulla base del criterio anagrafico in quanto questa variabile assume un ruolo preponderante nella valutazione dei fattori di rischio di mortalità associata a Covid-19". Infatti, in questa fascia di età "il tasso di letalità di coloro che vengono a essere infettati risulta pari al 10%".

 













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