Mafia: Capitano Ultimo, Foggia sia unita

'La scorta? Problema è che si dica il contrario della Dia'

BARI


(ANSA) - BARI, 13 NOV - A Foggia "non serve un Capitano Ultimo, serve una comunità unita che pratica l'uguaglianza, la fratellanza e il mutuo soccorso. La sicurezza partecipata è la vera manovra strategica contro la mafia". Così il colonnello Sergio De Caprio, il 'Capitano Ultimo' che arrestò Totò Riina, alla Commissione regionale sulla criminalità organizzata in Puglia, rispondendo sulla mafia foggiana. Le forze dell'ordine, ha detto, sono "solo l'avanguardia armata" della società civile, "che è il nostro vero esercito". Una conoscenza da tramandare ai giovani ma "non è stato così, colpa nostra, dobbiamo chiedere scusa e ricominciare a spiegare". Rispondendo poi sulla vicenda della sua scorta, ha detto che "nell'ultima relazione semestrale la Dia ha scritto che Cosa Nostra è ancora pericolosa": è "inaccettabile che altri funzionari dello stesso Stato dichiarino esattamente il contrario. Il problema non è la mia scorta, ma che ci sono persone ai vertici dello Stato" che "dicono che questi mafiosi non costituiscono più un pericolo".













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