LA STRAGE

Strage ad Hanau, in Germania: undici i morti

Killer in azione nei bar della comunità turca. LEGGI ANCHE: L'Anpi Alto Adige: "Si intensifica il clima di odio"

 



HANAU. Una strage fra i locali degli amanti del narghilè sconvolge la città di Hanau, in Germania: è quel che è accaduto mercoledì intorno alle 22, quando un killer, o di un commando, ha aperto il fuoco prendendo di mira i bar notoriamente amati dalla comunità turca. Nove le vittime della furia omicida, con 4 feriti che sarebbero in condizioni gravissime, ma è al momento di 11 il totale dei morti, dopo che il corpo senza vita del presunto autore della strage è stato trovato nella sua abitazione insieme a quello di un'altra persona.

Hanau, è stata una "strage xenofoba"

La strage di Hanau, dove stanotte sono morte 11 persone e quattro sono rimaste ferite, è stata classificata come un «presunto atto di terrorismo» di matrice probabilmente «xenofoba» dagli inquirenti della Procura federale tedesca, che ha acquisito le indagini. È quello che ha confermato stamani il ministro dell'Interno dell'Assia, Peter Beuth, parlando nel parlamento regionale. A colpire è stato tedesco di Hanau, sostenitore di teorie di destra estrema e spinto dall'odio per gli stranieri. Stando alla Bild on line, in uno scritto ritrovato dagli inquirenti, lui stesso avrebbe rivendicato il massacro, affermando che alcuni popoli che non si possono più espellere dalla Germania vadano annientati. Tesi razziste e xenofobe sono inoltre contenute in una pagina su internet attribuita all'attentatore che aveva 43 anni e diffondeva in internet la sue teorie di destra radicale. Nel bilancio della drammatica notte, che ha lasciato Hanau sotto shock, ci sono 11 morti, fra cui l'attentatore e sua madre, i cui corpi sono stati ritrovati senza vita nel loro appartamento. «Condanno questo massacro che attenta alla pace e alla libertà della nostra società», ha affermato Peter Beuth. L'attentatore ha colpito ieri sera intorno alle 22, davanti a due cosiddetti 'Shisha Bar', i locali molto amati dalla comunità turca, in cui si fuma il narghilè. L'ultima strage vissuta in Germania è quella del mercatino di Natale del dicembre 2016 a Berlino, dove il tunisino Anis Amri uccise dodici persone travolgendo la folla con un camion. Lo scorso ottobre ad Halle un uomo ha attaccato una sinagoga e un fast food, uccidendo due persone. Anche in quel caso, quando ad agire fu un ventisettenne neonazista, si è rischiata una carneficina. La settimana scorsa era stata sgominato un gruppo di terroristi di destra, che avrebbe voluto mettere a segno attentati contro musulmani profughi e politici per scatenare una guerra civile in Germania e sovvertire l'ordine: erano state arrestate 12 persone su 13 (foto Ansa / Epa). LEGGI L'ARTICOLO

Fra le vittime, stando alla Bild, ci sarebbero anche dei cittadini curdi. Nella notte, lo stesso tabloid ha dato notizia di un arresto, ma gli inquirenti continuano a dare la caccia «a più persone ignote». La polizia è intervenuta sul posto con forze massicce, e sorvola la città con un elicottero: si cerca qualcuno che, stando a una testimonianza, avrebbe sparato da un'auto scura e potrebbe essere ancora in giro per le strade della città, che dista 20 km da Francoforte sul Meno.

Un centro da 100 mila abitanti, che stanotte ha vissuto ore di autentico terrore. La polizia ha diramato anche un numero di telefono, per raccogliere eventuali segnalazioni e indizi sull'accaduto dalla cittadinanza. La matrice dell'accaduto non è ancora chiara, e gli inquirenti non si sbilanciano. Stando ai media locali, intorno alle 22, i primi colpi sono stati esplosi in un locale del centro storico della città, il 'Midnight' a Heumarkt, secondo la Bild online. Qui un testimone ha detto di aver sentito fra gli otto e i nove colpi da arma da fuoco. Subito dopo, è stato preso di mira un secondo locale di narghilè nel quartiere di Kesselstadt, l'«Arena bar & Cafè', nella Karlsbader Strasse: il killer avrebbe bussato alla porta, per poi aprire il fuoco attorno a sé nell'area fumatori. In entrambi i casi ci sono state delle vittime. La notizia di un terzo agguato, a Lamboy, è stata invece smentita. Le zone colpite sono al momento transennate e inaccessibili.

L'ultima strage avvenuta in Germania risale al dicembre 2016, quando il tunisino Anis Amri attaccò il mercatino di Natale della Chiesa della Memoria di Berlino con un camion, uccidendo 12 persone. Ma nel paese, che proprio in questi giorni vive una crisi politica a causa di Alternative fuer Deutschland, fa paura anche il terrorismo dell'estrema destra: ed è di pochi giorni fa il megablitz della polizia in cui 12 persone sono state arrestate con l'accusa di voler commettere attentati contro profughi e musulmani per scatenare una guerra civile in Germania e sovvertire l'ordine costituito.

 













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