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Il momento no di Sinner: fuori anche in Olanda

All’ Atp di 's-Hertogenbosch sono riapparsi i fantasmi: Jannik si ferma ancora dopo Parigi e Roma, sconfitto in due set ai quarti di finale dal finlandese Ruusuvuori. La prossima settimana sarà ad Halle, prima di Wimbledon


Aliosha Bona


'S-HERTOGENBOSCH (OLANDA). Le ultime tre sconfitte di Jannik Sinner hanno un comune denominatore: sono totalmente inaspettate. a Roma le aspettative (alle stelle) si sono sciolte per mano di Francisco Cerundolo. Un lecito incidente di percorso, s’immaginava qualcuno, al termine di una prima parte di stagione da 8 pieno. Niente affatto. Perché poi l’altoatesino c’è ricascato. A Parigi viene sorpreso malamente dal tedesco Daniel Altmaier, proponendo una versione di sé praticamente irriconoscibile dopo aver annichilito il Francese Muller. E qualcosa di simile è accaduto anche ieri (16 giugno), a 's-hertogenbosch, dove a sorridere e a volare in semifinale è Emil Ruusuvuori, uno che con Sinner aveva raccolto in precedenza solamente un set su undici disputati. C’erano tutti gli ingredienti affinché il trend potesse proseguire sulla stessa linea. Invece in Olanda sono riapparsi i fantasmi, quelli che da ormai due mesi non gli permettono di vincere più di due partite di fila.

Il match

A stridere maggiormente è il fatto che Ruusuvuori non ha compiuto nulla di miracoloso. Ha portato a termine un match dei suoi: ordinato, pulito, senza grandi sbavature, ma nemmeno senza colpi da “circoletto rosso” per citare il grande Rino Tommasi. Quei match che di solito porta a casa con i pari classifica (è numero 42). Stavolta lo scalpo è un top-10. Che ieri di top-10 possedeva ben poco.

Deboli le statistiche al servizio: solo il 63% di punti vinti con la prima. Ancor più opaco in risposta, un suo marchio di fabbrica. Sinner non è mai arrivato a palla break: ha perso 6-3 6-4 in un’ora e venti minuti di gioco senza grossi rimpianti, salvando due chance che avrebbero reso il passivo più severo. Gli unici due ace li ha messi a segno di fila nell’ottavo gioco del primo set, sintomo di una prova senza continuità, fatta di lampi. Di qualche vincente e un paio di sortite a rete. Troppo poco per avere la meglio anche su uno come Ruusuvuori.

Il test di mercoledì contro Alexander Bublik, all’esordio assoluto in stagione sull’erba, non è risultato affatto probante. Ciononostante Jannik è sceso in campo scarico, provato, lontano dai primi mesi dell’anno. Adattamento faticoso all’erba? Sì, ma non può essere il solo alibi.

Per Ruusuvuori è la terza vittoria in carriera su un top 10 e la prima semifinale sull’erba. Oggi trova il padrone di casa Griekspoor per un posto nell’atto conclusivo. Mentre Sinner lo rivedremo prossima settimana, in Germania, all’Atp 500 di Halle, l’ultimo banco di prova verso Wimbledon, dove l’anno scorso si spinse fino ai quarti.

Anche Musetti ko

Una giornata di certo non indimenticabile, quella di ieri, per il tennis italiano. Lorenzo Musetti ha lottato alla pari ma alla fine ha ceduto contro Frances Tiafoe ai quarti di finale del "Boss Open", torneo Atp 250 in scena sui campi in erba di Stoccarda. Il toscano, numero 17 del ranking Atp e sesta forza del seeding, ha perso al terzo set contro lo statunitense, numero 12 del mondo e terzo favorito del tabellone. Tiafoe si è imposto con il punteggio di 6-7 (6) 7-6 (4) 6-2. Finisce ai quarti di finale anche la corsa di Sara Errani nel Wta di Valencia. La 36enne ha ceduto per 7-6(7) 6-4 contro la spagnola Marina Bassols Ribera, n.130 del ranking.

 













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