Le Costaud prenota il “Merano” Il Premio “Alto Adige” va all’Est 

Ippica. Oggi si corre il Granpremio con il francese favorito anche se Al Bustan reclama un ruolo da protagonista La Gran Corsa Siepi abbinata al nostro giornale viene vinta da Flower Of Love al termine di una gara spettacolare 


Claudio Mantovan


Merano. Stringi stringi alla fine a vincere è sempre un ospite. Almeno negli ultimi anni. Questa volta non è francese, Candalex ha deluso, ma è dell’Est e risponde al nome di Flower Of Love trionfatore della Gran Corsa Siepi abbinata al quotidiano Alto Adige presente con il responsabile della redazione sportiva Valentino Beccari che ha premiato i vincitori con Christian Leoni, responsabile marketing del nostro giornale .

Una vittoria limpida maturata nel momento che conta, quando sulle gambe ci sono oltre 3.500 metri che le fanno diventare di legno e quando i polmoni cercano disperatamente ossigeno.

E’ stato il caso di Max’s Spirit e della sua gentile ma scatenata donzella in sella, Daroszewski, che l’ha lanciato in una galoppata folle dalle prime battute.

Se avesse vinto saremmo qui a dire che brava che è stata, invece probabilmente se avesse fatto fiatare il suo Max’s magari avrebbe potuto conquistare di più.

Di più che forse è stato negato a Herr Aichner con i suoi Piton des Neiges e Champ de Bataille.

Sì perché d’accordo che un buon aspettar non fu mai scritto ma un pisolino come quello di Kratochvil e Bartos in sella ai due giallo neri un tantino da dimenticare sembra il minimo proprio a Herr Aichner.

Hanno finito come i missili e forse, sottolineiamo forse, se il tutto fosse finito da distanza più ravvicinata……

Così Piton festeggia un posto d’onore e Bataille una battaglia persa con la macchia dei generali.

Al terzo posto un Max’s Spirit e quinto il galletto Candalex che ha dovuto abbassare la cresta con l’attesissimo Stuke costretto a fermare. Marsigliese a piene note nel memorial Mario Argenton, gruppo II sullo steeple riservato ai quattro anni

. Athena Du Berlais ha mostrato la coda a Pessac per un arrivo tutto transalpino su un generoso Sternkranz ed un deludente Leonardo Da Vinci subito fuori dalla contesa con Andoins e Nebo caduti.

Dopo la delusione di Leonardo pronta rivincita di Raffaele Romano nelle vesti di allenatore con Pastuszka in quelle di fantino nel premio delle Nazioni con i suoi 6,000 metri in cross. E qui si è vista una cosa che non ha ricordi negli annali dell’ippica meranese.

Al salto della triplice sono caduti in cinque, con il solo Silver Tango fermo al terzo elemento e graziato dalla fortuna. Un bis da accendere un cero per Dominik Pastuszka che dopo la vittoria pressoché identica con Big Riot nel Richard non ha dovuto far altro che portare al traguardo Silver Tango senza preoccuparsi degli avversari.

Qualcuno è fortemente tentato di ingaggiarlo a tempo pieno. Avversari tra i quali per il posto d’onore a deditissima distanza l’ha spuntata Broughton su Pareto con Kubali che aveva assaggiato l’erba ed il terreno prima della triplice.

Dalton ha confermato la sua qualità dominando da un capo all’altro la siepi per i vecchi mentre in piano udite udite, Paolo Urru ha allungato la serie dei successi in sella a Passito e Angel Spring ha confermato il buon momento spaziando su Finios e Neruda.

E oggi il Merano. Nessuna notizia di rilievo per quanto riguarda i partecipanti.

Sono arrivati i francesi ed i nostri li hanno studiati da capo a piedi sognando di batterli. Sarà un’impresa perché la presenza di Le Costaud non lascia adito a dubbi: c’è profumo di Marsigliese anche se Al Bustan reclama l’onore che si deve ad un vincitore del Merano.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi
la promessa

Kompatscher: «Adesso basta: stop a case costruite per i turisti» 

L’emergenza abitativa. La risposta del governatore ai sindacati: «Gli alloggi nelle nuove aree convenzionate solo per residenti stabili». I rappresentanti dei lavoratori: «La zona di ponte Roma resti produttiva». Il sindaco: «Bisogna ampliarsi nei centri limitrofi»


antonella mattioli

Attualità