Südtirol, arriva un trittico con avversarie abbordabili 

Calcio serie C. Nelle prossime tre gare l’Fc affronterà tre squadre di media classifica Fermana, Matelica e Gubbio. Sarebbe importante portare a casa un percorso netto


FILIPPO ROSACE


Bolzano. Bisogna crederci! Il Suedtirol continua a mantenere salda la leadership e non è un fatto casuale. La squadra di mister Vecchi è diventata, a tutti gli effetti, la legittima padrona di casa del girone, scenario in cui, di giornata in giornata, maturano risultati a sorpresa capaci di definire a tinte forti il quadro futuro. Qual è quadro? E’ quello che vede il Suedtirol impegnato in prima linea a conquistare il traguardo della promozione, e dalla porta principale. Più volte si è ascoltato il refrain “quella squadra è stata costruita per vincere…quella ha l’organico di categoria superiore…quell’altra non merita la posizione di classifica perché ha grandi nomi in organico!” Insomma tutte sono potenzialmente forti e tutte sono in grado di sbarrare la strada all’avversaria di turno. Non c’è bisogno di far riferimento a quadri astrali particolari e congiunture varie per poter affermare che mai come quest’anno, l’obiettivo della conquista della serie B appare a portata di Suedtirol. Ma bisogna crederci. Cosa significa? La risposta sta, in parte, nel doppio volto espresso dal Suedtirol nella sfida con il Ravenna, caratterizzata da un primo tempo abulico e da una ripresa giocata all’arma bianca. Durante l’intervallo, evidentemente, mister Vecchi ha fatto capire a gran voce, sia a chi stava per rientrare in campo con la maglietta sudata e sia a chi stava per indossarla ex novo, che bisognava mettere fuori gli attributi perché la capolista non poteva permettersi il lusso di farsi incartare dal pericolante Ravenna. E’ vero che, da qui in avanti, chi sarà chiamato a sfidare la capolista lo farà esibendo il canino aguzzo e la motivazione di far lo sgambetto ad una grande. E’ anche vero, però, che non si è capolista per caso, per cui il Suedtirol dovrà fare in modo di mandare un messaggio “urbi et orbi” in cui c’è inciso chiaro l’obiettivo della promozione in serie B. Bisogna crederci sino in fondo. La società per il momento ha fatto la sua parte, mettendo a disposizione del DS Paolo Bravo soldi e strategie per completare un organico competitivo (in attesa del terzino destro e del centrocampista). La società ha anche dimostrato, e non è un particolare da poco, di crederci perché a differenza di quanto accaduto nelle passate (ma vicine) stagioni, quest’anno non si è privata di nessun pezzo da novanta. Ricordiamo ancora gli addii a stagione avviata di Offredi, Costantino e Morosini e quelli a stagione ancora da pianificare di De Rose e Mazzocchi. La società ha dimostrato di crederci. Ma questo da solo non basta. La consapevolezza dell’obiettivo finale deve albergare pienamente all’interno dello spogliatoio di Maso Ronco. Un’assunzione di responsabilità che coinvolge tutti gli effettivi, staff tecnico compreso. Nulla è scontato, per cui è ovvio che la promozione bisogna sudarsela e conquistarla sul campo. Il fatto nuovo è impresso nella nuova consapevolezza di cominciare a ragionare da capolista. Nelle prossime tre gare, ad esempio, il Suedtirol affronterà tre squadre di media classifica: Fermana, Matelica e Gubbio. Tutte mine vaganti, d’accordo, ma sono tre compagini il cui livello tecnico non può essere paragonato a quello del Suedtirol. Tre sfide da vincere senza se e senza ma, pensando anche che nella fase ascendente proprio in due di queste sfide (Matelica e Gubbio) mister Vecchi e soci hanno perso per strada punti pesanti (solo quattro!). Poluzzi e compagni devono assorbire il “pensiero relativo” solo in occasione dei confronti diretti, contrassegnati dallo slogan “vinca il migliore”. In attesa di quei confronti (il primo in agenda è quello del 14 febbraio con la Feralpisalò) il Suedtirol deve viaggiare con la mentalità da capolista e con l’obiettivo di trasformare ogni sfida in un terreno di conquista. E’ venuto il momento di dare costanza ai risultati e, soprattutto, ai convincimenti. Perugia e Padova rimangono le superfavorite? Dopo diciannove gare il piano delle previsioni estive ci sembra modificato, e non di poco. Le “supersquadre” dalla loro hanno ancora il credito dell’esperienza e della motivazione. Peculiarità alle quali il Suedtirol potrà contrapporre quelle della qualità e del convincimento… presente e futuro.













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