Mostra sulle storie ignote di 23 antifascisti schedati dall'Ovra



(ANSA) - FIRENZE, 12 APR - Una mostra per raccontare le storie, fino ad oggi sconosciute o dimenticate, di 23 antifascisti di Castelfiorentino (Firenze) perseguitati dal regime fascista ma delle cui vicende non si sapeva nulla finora, salvo alcuni racconti rimasti circoscritti per decenni nell'ambito familiare. Sono persone comuni, operai, muratori, calzolai, venditori ambulanti, facchini, costretti per lo più ad emigrare all'estero, soprattutto in Francia. Erano socialisti, comunisti, anarchici schedati e sorvegliati dal regime fascista grazie all'Ovra che li seguiva passo dopo passo, non solo in Italia ma anche all'estero.
    La mostra, intitolata "Gli Anti Marcia. I Castellani che dissero No! al fascismo" sarà inaugurata il 13 aprile alle ore 10 allo spazio eventi del circolo Il Progresso.
    Esposti foto e documenti inediti del Casellario politico centrale nell'Archivio Centrale dello Stato di Roma. I 23 cittadini di Castelfiorentino di cui viene riscoperta la vicenda personale, si posero fin dal sorgere del movimento fascista in una posizione contrapposta al fascismo. La mostra è la terza parte di una ricerca su 120 'schedati' dimenticati di Castelfiorentino compiuta dallo studioso Alessandro Spinelli.
    C'è chi fuggì anche in Belgio o riparò nella Legione straniera "non facendo mistero" di "preferire un esercito straniero piuttosto che quello italiano". "Questo evento - spiega il sindaco Alessio Falorni - rende giustizia a moltissime persone.
    Ogni biografia è corredata da un volto, talvolta si tratta di una foto segnaletica scattata al momento dell'arresto, in altri casi reperita dalle autorità usando la rete degli informatori del regime. Sono vicende fino a oggi sconosciute, restituite alla storia grazie alla copiosa documentazione reperita presso l'Archivio Centrale dello Stato e che oggi - grazie a un progetto del Comune ideato e realizzato da Alessandro Spinelli - possiamo presentare e far conoscere con orgoglio". La mostra è promossa dal Comune in collaborazione col Gruppo Fotografico Giglio Rosso, con partner Anpi, Spi Cgil e associazione Il Progresso. Rimarrà aperta fino al 27 aprile. (ANSA).
   









Altre notizie



Attualità