SCANDALO IPESGrando in libertà: "Vado al mare"
Il direttore d’ufficio: "I due mesi in carcere mi sono serviti per riflettere". Giovedì mattina alle 9 ha lasciato via Dante. Al ritorno dalle ferie verrà trasferito nella sede Ipes di via Orazio
Il direttore d’ufficio: "I due mesi in carcere mi sono serviti per riflettere". Giovedì mattina alle 9 ha lasciato via Dante. Al ritorno dalle ferie verrà trasferito nella sede Ipes di via Orazio
Nuovi sviluppi nell’indagine della Procura, partita un anno fa da una denuncia per usura. Altri tre nomi nel registro degli indagati: due funzionari e un imprenditore. Giovedì intanto ha lasciato il carcere di via Dante. Stefano Grando, funzionario Ipes, poi partito per il mare. L’ex direttore del centro servizi inquinilato, ha detto di "avere avuto molto tempo in carcere per riflettere e studiare"
E' un collaboratore di Grando. La Procura: presto nuovi sviluppi nell'inchiesta. Intanto si attende la conferenza stampa del funzionario arrestato due mesi fa
''Obiettivo di questo incontro'', spiega Elmar Pichler Rolle, ''era offrire ai componenti della commissione un quadro esatto di determinati procedimenti e corrispondenze, anche in preparazione della prossima seduta, prevista il 24 agosto'', nella quale saranno convocati i vertici dell'istituto
L'ha deciso l'Ipes in attesa di stabilire la nuova collocazione dopo la scarcerazione
Il cda dell’Ipes ha deciso di sospendere dall’incarico di direttore del Centro servizi inquilinato Stefano Grando. Arrestato a giugno insieme al collega Peter Kritzinger, uscirà dal carcere il 19 agosto. Intato l'istituto ha provveduto a trasferire in altri uffici i cinque dipendenti indagati nello scandalo tangenti e in un primo momento sospesi dal giudice, ma poi reintegrati
Due nuovi uffici per la gestione e il controllo degli appalti: è questo il nocciolo della riforma dell'Ipes, varata dal consiglio d'amministrazione con le correzioni volute dalla Provincia dopo la bocciatura della prima delibera fatta dall'istituto a maggio
La riorganizzazione dell’Ipes si farà ma non certo secondo le linee che aveva dato il presidente Albert Pürgstaller, la cui proposta di riforma dell'istituto era stata bocciata dalla Provincia pochi giorni prima che scoppiasse lo scandalo tangenti
Negli interrogatori, il funzionario dell’ente si è difeso affermando che per primo denunciò la situazione del tutto anomala e inadeguata con cui venivano sistematicamente gestiti ogni anno migliaia di lavori di manutenzione. Grando accusa i piani alti dell’istituto di non aver voluto intervenire
Il loro ritorno al lavoro negli uffici dell’Ipes sta sollevando problemi di opportunità. Dando per scontata la presunzione di innocenza, la Provincia studia una soluzione che sia allo stesso tempo garantista e sensibile alla tensione che si è creata all’Ipes