La scuola in Alto Adige deve costruire convivenza

Comunque lo si legga, in Alto Adige il dibattito sulla scuola è la certificazione di una sconfitta politica. Una sconfitta che ancora una volta la campagna elettorale trasformerà in altro. In un terreno di scontro e di incomprensione. In un fuoco da accendere al momento giusto per scaldare elettori visti come tifosi più che come abitanti del presente. Non si tratta più di attribuire ragioni o torti. Va compreso viceversa quello che ormai è un disagio ...

Due donne al potere e i soliti pregiudizi

Dobbiamo farci una domanda, come società: siamo in grado - senza finire nel pantano dei soliti pregiudizi - di pesare, valutare, apprezzare, criticare e persino giudicare, se necessario, Giorgia Meloni come la leader del partito che ha vinto le elezioni e, ora, come presidente del consiglio, ed Elly Schlein come segretaria del principale partito d’opposizione? La domanda non deve sorprendere: perché continuo a leggere e sentire commenti su orecchini ...


La luna di miele con Giorgia Meloni continua

La luna di miele fra gli elettori e Giorgia Meloni continua, anche se ha i volti di Attilio Fontana (al bis in Lombardia) e di Francesco Rocca (che spodesta il centrosinistra nel Lazio). Impensabile guardare al Lazio e alla Lombardia come a sole elezioni regionali, visto che riguardano il 25 per cento degli elettori italiani. E il voto ha confermato e rafforzato le quattro certezze uscite dalle urne delle politiche. La prima: il centrodestra unito ...

Autonomia e presidenzialismo, un baratto (per l'Alto Adige) molto insidioso

L’insidia, questa volta, si chiama autonomia differenziata. Sulla carta, l’idea del ministro Calderoli potrebbe persino rappresentare un’opportunità, consentendo alla specialità altoatesina di allargarsi e alle altre Regioni di acquisire nuove competenze. Ma ci sono due venti, in Italia, fra loro contrapposti. Quello del federalismo, per chiamarlo come lo chiamava un tempo la Lega, che ha per anni brandito il tema senza mai portarlo realmente al ...


Com'è distante l'Europa dei padri fondatori...

Ne ha viste tante, l’Europa. Il sogno di Degasperi, Adenauer e Schuman, negli anni, ha infatti preso corpo, s’è accartocciato, è risorto, è finito in più di un tunnel. Ma ora siamo di fronte ad un accanimento terapeutico al contrario. A un autogol a porta vuota che può risultare decisivo per la vittoria finale di euroscettici e detrattori: i tanti che vedono nell’Europa - non da oggi - il luogo dei vincoli anche assurdi e non delle opportunità anche ...

Quella croce conficcata in piazza Mazzini

Morire a 34 anni. Nelle vie centrali di una normale e ordinata città di provincia. Su un passaggio pedonale. Morire schiacciati da un camion che è passato con il verde in una Bolzano nella quale i camion viaggiano praticamente ovunque, per il semplice fatto che non hanno un’alternativa. Nella terra in cui una super circonvallazione, una bella tangenziale e una sostanziosa colata d’asfalto non si negano a nessuno, Bolzano - vista da palazzo Widmann ...

L'ergastolo a Benno Neumair, la fine di un incubo

La fine di un incubo. Per quel che resta di una famiglia devastata. Per un’Italia che tende ad accorgersi di noi solo quando il mondo si rovescia e nel piccolo villaggio di Heidi accade qualcosa di indicibile. Per una comunità che ha vissuto, sofferto, cercato invano di capire ciò che non si può capire: l’assassinio dei genitori. Quella di sabato 19 novembre non è solo una sentenza. È una specie di liberazione: l’ultima pagina - al di là degli inevitabili ...


Addio Pietro Tosolini, capitano coraggioso

Era il costruttore coraggioso, Pietro Tosolini. L’uomo che ha edificato in un certo senso sé stesso insieme a una città appunto tutta da inventare. Erano gli anni della ricostruzione, della rinascita, del boom. E lui è stato, sino all’ultimo, sino a ieri mattina, un indiscusso protagonista di una Bolzano che ha perdutamente amato, interpretato e anche modificato, quasi come fosse plastilina. Silenzioso. Schivo. Riservato. Sobrio. Quasi invisibile ...


Fra conferme e anomalie determinanti

Si sa come funziona, con le elezioni. In un primo momento vincono tutti. O, meglio, alcuni vincono e altri mascherano al meglio la sconfitta: per renderla onorevole, se non addirittura dignitosa. Passato il primo momento, si scopre che gli sconfitti sono parecchi. C’è chi ha il vantaggio d’aver perso vincendo (la Lega e Forza Italia, ad esempio), per il semplice fatto d’aver corso insieme a chi ha trionfato (Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, in ...


Vincitori e vinti di un Paese (e di un territorio) profondamente cambiato

Come diceva Tolstoj in Anna Karenina, “tutte le famiglie felici sono uguali, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo”. Non parlava, è evidente, della famiglie politiche. Ma descriveva ugualmente alla perfezione ciò che sarebbe successo da quel giorno in poi dopo ogni chiamata al voto. Chi è felice (dopo aver vinto, ovviamente) festeggia allo stesso modo. Persino le sfumature d’entusiasmo e le modalità sono fra loro simili. Anche la finta modestia ...