il lutto

Trento, scomparso Stefano Bertoni, giornalista e ristoratore gourmet

Stroncato a 62anni da una malattia rara che lo aveva colpito lo scorso anno, e che si è rivelata fatale. Aveva collaborato a lungo con l'Alto Adige, poi l'avventura culinaria



TRENTO. E’ deceduto nella notte Stefano Bertoni, 62 anni compiuti nello scorso gennaio: conosciutissimo ristoratore ed esercente del centro storico di Trento, con il suo brand «Il posto di Sté». Bertoni ha avuto una vita intensa: da giovane era un apprezzato cantante di formazioni e new wave, aveva poi intrapreso la carriera di giornalista: per anni collaboratore del giornale Alto Adige, nella redazione storica di piazza Lodron, era poi diventato addetto stampa dell’Azienda Sanitaria per quattro anni.

La sua grande passione, oltre alla musica, era però la gastronomia, ed ha sempre perseguito una sua coerente e immutata ricerca della qualità.

La qualità era la sua ossessione: aveva debuttato aprendo una paninoteca «di qualità» in Largo Carducci, il primo «Posto di Sté», nella quale proponeva salumi e formaggi in panini gourmet. Instancabile nella sua ricerca, passava molti weekend ad esplorare aziende di alto livello, e nel suo locale – oltre alle ricette che elaborava – si potevano trovare vini e prodotti che altrove non si trovavano.

La passione per il cibo ed i vini lo aveva poi portato al grande passo: cambiare sede e aprire un ristorante tutto suo, «Il Posto di Sté» in via Malpaga. Anche nel ristorante, lo stesso rigore e la stessa qualità: ricerca delle materie prime di alto livello, ed una proposta di primi e secondi all’insegna dell’eccellenza.

Stefano Bertoni si era sentito male durante la scorsa estate: la diagnosi era di una malattia rara, che sembrava aver superato con le cure. Nel tardo autunno, il peggioramento che lo ha portato alla morte.

Lascia la mamma, la compagna Barbara, due fratelli e i nipoti. Il funerale si terrà lunedì alle 14 nella sala del commiato laico al cimitero monumentale.

Cordoglio è stato espresso con un post su Instagram anche dal sindaco di Trento, Franco Ianeselli.













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