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Abusi sessuali nelle istituzioni religiose e pubbliche, il Consiglio provinciale di Bolzano valuta il rimborso delle spese psicologiche

Approvata una mozione sul rimborso ai cittadini dei costi dell'assistenza



BOLZANO. Il consiglio provinciale di Bolzano ha trattato una mozione del Team-K che prevede l'istituzione di una commissione esterna sugli abusi sessuali su minori all'interno delle istituzioni religiose e pubbliche in Alto Adige. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha evidenziato che chiaramente gli abusi sessuali erano i comportamenti più deplorevoli ed esecrabili, e che questo era un problema nella Chiesa, nelle istituzioni pubbliche ma anche nelle famiglie.

Tutto quanto si poteva fare per contrastare il problema era opportuno: tuttavia proprio perché così drammatico, esso esigeva attenzione e cautela. Si trattava di un reato, con sanzioni che erano state inasprite, e l'attività della commissione avrebbe dovuto rispettare eventuali indagini in corso. Anch'egli si è quindi espresso per l'elaborazione di una proposta attuabile, ritenendo di non poter approvare quella originaria.

L'assessora Waltraud Deeg ha aggiunto che Ploner, come molti altri presenti, nelle loro funzioni professionali, aveva sicuramente incontrato casi simili, confrontandosi con storie personali che rientravano nel contesto di abuso sessuale, e che da questa esperienza lei aveva imparato che bisognava rompere l'omertà, senza volgere lo sguardo. Con il film "Gegen den schweigen - contro il silenzio", di futura presentazione, la tematica era accompagnata anche dall'Assessorato, anche per capire le motivazioni alla base di tanti casi e dove si poteva intervenire per sensibilizzare e dare coraggio alle vittime per denunciare. In molti casi, quando si viene a conoscenza dei fatti si resta davvero impressionati e del tutto sorpresi.

Anche Deeg ha invitato a sedersi insieme per elaborare la questione. Franz Ploner ha quindi sospeso la mozione per confrontarsi con tutti coloro che si erano detti disponibili a una formulazione alternativa. E' stata approvata, in alcuni punti all'unanimità, una mozione dei Freheitlichen sull'assistenza psicologica. Con questa mozione la giunta viene incaricata a valutare in che misura fosse possibile rimborsare ai cittadini i costi dell'assistenza psicologica.

In replica alla discussione di questa mattina, l'ass. Thomas Widmann ha sostenuto che il tema era molto importante e sentito, e apprezzato la prevista audizione in 4a commissione. Ha rilevato che in seguito al periodo Covid il tema è ancora più attuale. Durante l'emergenza pandemica erano stati effettuati degli studi in merito, ed era necessario continuare a offrire sostegno, a fronte di 12.000 pazienti. Azienda sanitaria, Ordine degli psicologi, Forum prevenzione, Servizio psichiatrico, Siipac, sito Internet "Non sei solo" si erano attivati, insieme ad altri servizi, così come il numero di aiuto psicologico immediato, con il necessario finanziamento.

Widmann ha poi fatto riferimento al bonus psicologo introdotto a livello nazionale, e aggiunto che i casi urgenti vengono trattati senza tempi d'attesa, in particolare presso la Psichiatria infantile e adolescenziale. Le prestazioni non urgenti avevano tempi d'attesa invece di 4-8 settimane. Il fabbisogno psicologico era aumentato già prima dalla pandemia, e pertanto già nel 2020 la Giunta aveva provveduto a un aumento di 40 posti dell'organico del relativo settore, di cui 3 dedicati ai giovani. E' stata invece respinta una mozione del Gruppo Verde sugli autobus a zero emissioni.













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