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Egna,cucina per le associazioni: la sindaca mette i paletti 

Il dibattito. Jost: «C’è disponibilità a parlarne ma no a un progetto impattante» Il consigliere Sartori di @Egna aveva posto una scadenza impossibile da rispettare per la giunta


Massimiliano Bona


EGNA. La sindaca di Egna Karin Jost interviene per spiegare le ragioni della bocciatura alla mozione della lista civica @Egna che chiedeva una cucina attrezzata per le associazioni nella pineta di Laghetti. Un progetto del quale si parla da tempo ma che per varie ragioni è rimasto ancora nel limbo.

Sindaca, perché no a una cucina attrezzata nella pineta di Laghetti dove gravitano numerose associazioni?

In realtà le ragioni sono molteplici. In via di principio sia io che la capofrazione di Laghetti Karin Pichler siamo favorevoli ma solamente a certe condizioni.

Quali?

Intanto va premesso che stiamo parlando di un’area verde, di un parco e di una zona ricreativa. Ecco, in questo contesto non mi piacerebbe di sicuro prevedere una struttura di cemento impattante. Quindi sì ad una cucina delle associazioni, se è questo che serve, ma non a un impianto mega che qualcuno magari sognava per le maxi-grigliate.

Ne fa anche una questione di costi?

Sì, certo. C’è chi ha ipotizzato una cucina da 400 mila euro. Troppo. Decisamente troppo. Se facciamo qualcosa deve essere commisurato alle reali esigenze della frazione.

Sartori di @Egna ricorda gli impegni presi dall’amministrazione comunale. Tanto dalla sindaca quanto dall’assessore Pocher. L’impegno a fare qualcosa resta?

Assolutamente sì ma non qualcosa a prescindere, prima dobbiamo ragionarci. Poi nella mozione è stata inserita una scadenza. E il Comune non può impegnarsi a rispettarla a prescindere.

Lei parla del 2025?

Esattamente. Un conto è la volontà politica di agire e un altro conto è impegnarsi a mettere da parte fin d’oggi i quattrini per rispettare una scadenza. Ci sono oggettivamente delle priorità che un Comune deve rispettare. E anche l’opposizione, nelle sue valutazioni, dovrebbe saperne tenere conto.

Quali saranno i prossimi passi dell’amministrazione comunale?

Convocheremo le associazioni per capire se è davvero questa la volontà prevalente. E se tutti i sodalizi saranno d’accordo andremo avanti. Poi c’è un altro aspetto da valutare.

Quale?

Bisogna pensare a un regolamento che fissi le modalità di utilizzo. Non possiamo pensare di autorizzare grigliate ogni due giorni. È un’area verde e non un’area per feste campestri.

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