Laghetti, sotto tutela la necropoli romana 

Rinvenuti oggetti dell’epoca in cui viveva Ötzi. C’è anche un pugnale di selce dei Monti Lessini



LAGHETTI DI EGNA. La giunta provinciale ha deciso di porre il vincolo di tutela archeologico sulle particelle fondiarie del Comune di Egna in cui sono state scoperte una necropoli romana e una tomba dell’età del Rame.

«L’eccezionale ritrovamento - ricorda Catrin Marzolli, direttrice dell’Ufficio beni archeologici - era avvenuto l’estate scorsa nella cava di Laghetti di Egna in seguito all’estrazione di ghiaia circa dieci metri al di sotto dell'attuale piano di campagna». La sepoltura a inumazione dell’epoca in cui viveva Ötzi conteneva come corredo un pugnale di selce proveniente dai Monte Lessini. Da un'indagine sui resti umani rinvenuti si evince che vi era stato seppellito un individuo morto in età compresa tra i 18 e i 25 anni. Nel corso dei controlli delle attività di cava è stato possibile effettuare un secondo eccezionale rinvenimento: un sepolcreto di età romana con più di 70 sepolture.

I reperti finora raccolti indicano una datazione alla tarda antichità (IV-V secolo d.C.). Si tratta, con quella di San Lorenzo in Val Pusteria, della più vasta necropoli romana mai trovata in Alto Adige. Al di sotto degli strati di età romana si estendono ulteriori strati contenenti reperti preistorici. Particolarmente interessante è un livello con numerosi reperti della recente età del Ferro. Si tratta prevalentemente di armi e oggetti d’ornamento del I millennio a.C. Una interpretazione puntuale di questo rinvenimento sarà possibile solo a scavi ultimati.

L’Ufficio provinciale beni archeologici provvederà ancora quest’anno alla messa in luce di questo straordinario sito archeologico.

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