nuova sede

Salorno, il centro di riciclaggio si sposta all’ex cantina Lavis 

L’amministrazione comunale ha definito nei dettagli l’operazione. Il sindaco Lazzeri: «In autunno la firma, la Provincia ha garantito un contributo». Il nuovo centro avrà diversi accessi


Daniele Bebber


SALORNO. Il centro riciclaggio di Salorno sarà presto trasferito nella nuova sede in zona industriale. Nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, il sindaco di Salorno, Roland Lazzeri, ha annunciato che in autunno ci sarà la firma per l’acquisto da parte del Comune del terreno su cui sorgeva l’ex centro raccolta uve della cantina Lavis, che ospiterà la nuova sede. Inclusa l’ampia tettoia che ben si presta all’attività svolta da un centro riciclaggio.

L’ubicazione attuale, non lontana dal centro città, se da una parte è certamente funzionale e comoda, dall’altra riserva degli svantaggi, soprattutto per chi abita nelle vicinanze.

«Originariamente, il centro raccolta materiali si trovava alla chiusa di Salorno, sulla via Statale. C’è stato però il problema della caduta massi, allora nel 2012 lo abbiamo trasferito dove si trova attualmente», le parole del sindaco Lazzeri, che ha anche evidenziato come quella attuale avrebbe dovuto essere una sistemazione provvisoria, «ma che tramite un’autorizzazione la Provincia ha sempre rinnovato».

Nel frattempo però è emersa la necessità di trovare un’altra soluzione, possibilmente definitiva, e così l’amministrazione comunale si è attivata per risolvere la problematica commissionando uno studio di fattibilità al fine di individuare l’ubicazione più idonea per la nuova sede. «Abbiamo puntato su quattro ipotesi e alla fine abbiamo optato per la cantina Lavis, perché secondo lo studio si presentava come la soluzione migliore - rivela Lazzeri -. Carte alla mano, sono stato in Provincia per accordare un aiuto finanziario all’acquisto del terreno, cosa che finora non è stata fattibile. Mentre nei prossimi giorni arriverà un contributo del 40% per l’acquisto dell’areale».

La legge provinciale in precedenza non prevedeva l’acquisto di strutture già esistenti.

Un progetto definitivo chiaramente ancora non c’è, però lo studio di fattibilità contiene un paio di ipotesi molto valide su come sfruttare al meglio lo spazio, una volta che sarà diventato di proprietà comunale.

«Credo sia giunta l’ora, dopo tanti anni, di realizzare un centro di riciclaggio nuovo e non all’interno del paese», aggiunge il vicesindaco, Ivan Cortella, sottolineando il tema della sicurezza. «L’idea è realizzare un centro di riciclaggio moderno, con più entrate, con più spazi, e quindi ottimizzare maggiormente la raccolta dei materiali che già avviene oggi - prosegue il vicesindaco -. Aggiungo che abbiamo scelto il nuovo spazio anche per via della presenza della rotonda, inaugurata l’anno scorso, e del passaggio pedonale. Quindi è facilmente raggiungibile a piedi e in bicicletta. Ma anche in macchina e in tal modo senza gravare sul traffico del paese».

Una volta che il centro di riciclaggio verrà spostato nella nuova sede si aprirà la discussione su cosa farne dell’area attuale. Qualcuno comincia già a chiedersi come verrà utilizzato lo spazio che rimarrà vuoto. «In parte è un parcheggio e verrà mantenuto, perché è il più importante del centro storico - conclude Roland Lazzeri -. Ma faremo delle valutazioni per poterlo sfruttare ancora meglio come parcheggio per ciò che verrà in futuro».

 













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