Bimbo rischia di soffocare Lo salvano due vigili eroi

Corso Italia, a tre mesi inghiotte una patatina che gli ostruisce le vie respiratorie Gli agenti lo rovesciano e con alcuni colpi sulla schiena evitano la tragedia


di Alan Conti ; di Alan Conti


BOLZANO. Prontezza di riflessi e sangue freddo, salvano la vita. La dimostrazione concreta arriva dalla lodevole storia di due agenti della polizia municipale protagonisti di un salvataggio avvenuto l'altro giorno in Corso Italia (verso piazza Mazzini). I due vigili in servizio, Gianluca Masiero e Manuel Pigini, si sono accorti che due donne con in braccio un bebè di tre mesi erano in palese stato di agitazione. Il bambino, figlio di una coppia di peruviani, aveva appena ingerito una patatina che gli ostruiva le vie respiratorie ed era cianotico.

I passanti si erano accorti della drammaticità del momento ma non sapevano come intervenire. Provvidenziale, dunque l'arrivo degli agenti che hanno preso il bimbo e gli hanno applicato una classica operazione da pronto soccorso rovesciandolo in posizione prona e assestandogli due o tre colpi sulla schiena. Una manovra che ha permesso al bebè di espellere il pezzo di patatina con un colpo di tosse riprendendo a respirare. L’Associazione di pediatria ricorda che se si dovesse verificare il soffocamento, chiamare immediatamente il 118 e nel frattempo, effettuare le manovre elementari di soccorso. I genitori devono essere istruiti sulle più elementari manovre di posizionamento, apertura delle fauci, disostruzione del cavo orale e delle prime vie aeree: tutte le manovre devono essere finalizzate a favorire l'espulsione del corpo estraneo.

In caso di soffocamento, quindi, il genitore (o chi per lui) può praticare la cosiddetta manovra di Heimlich, che prevede una particolare compressione della "bocca dello stomaco" per indurre elevazione del diaframma. Informazioni più dettagliate sulla manovra di Heimlich posso essere richieste al medico pediatra o a Centri medici specializzati .

Pochi minuti dopo è arrivata la prima unità disponibile della Croce Rossa e sono scattate le operazioni di assistenza alla mamma e all’amica.

A rendere ancora più delicata la situazione il fatto che la madre peruviana si presentava in stato di gravidanza. Sia lei sia il bimbo sono stati trasportati al pronto soccorso del San Maurizio. Dopo qualche ora e tutti gli accertamenti di rito, comunque, entrambi hanno potuto fare ritorno a casa senza alcuna conseguenza.

Al termine dei controlli, in ogni caso, i sanitari hanno sottolineato come le manovre di pronto soccorso messe in atto da Masiero e Pigini siano state corrette, perfettamente eseguite e dunque efficaci consentendo, probabilmente, di evitare conseguenze anche gravi per il piccolo.

Soddisfatto, ovviamente, è anche il comandante della polizia municipale Sergio Ronchetti: «Siamo orgogliosi della prontezza di riflessi dei nostri due agenti. Sono riusciti ad essere reattivi e freddi in una situazione oggettivamente complicata».

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