Bolzano, Rosy Bindi benedice l'accordo Pd-Svp: "Segnale di convivenza"



BOLZANO. Rosy Bindi ha le idee chiare. Ormai, si è fatta un’idea della situazione altoatesina. A livello di Pd nazionale, è tra i leader più assidui in Alto Adige. «Il nostro partito dimostra di essere da sempre un alleato alla pari con la Svp per l’obiettivo della convivenza in questa terra. Non solo parole, ma fatti concreti», sottolinea la vicepresidente della Camera, dopo aver discettato di pari opportunità, lodando la legge provinciale appena emanata. Poi il sostegno al sindaco uscente. «Luigi Spagnolli è la dimostrazione del buongoverno in questa città, come del resto nell’intera provincia, per questo motivo invito gli elettori a farlo vincere al primo turno, anche perchè è chiara la compattezza del centrosinistra di fronte ad una destra disunita e che si fa la guerra al proprio interno», ancora la deputata del Partito democratico. Il riferimento, evidente, è alle diatribe interne al Pdl.
 Ci pensa poi il primo cittadino a replicare alle accuse di Robert Oberrauch in merito a chi sia il vero «dominus» a Bolzano. «Nel capoluogo decide tutto Durnwalder», aveva detto in mattinata il candidato sindaco del centrodestra. «Purtroppo non è così, conosco un solo partito dove decide uno solo e gli altri non pensano neppure: guarda caso si tratta del Pdl», sottolinea Spagnolli che si appresta all’ultima settimana di campagna elettorale. L’obiettivo è vincere al primo turno, per evitare di dovere allargare la sua maggioranza ad altre forze che in questo momento viaggiano per conto proprio. In previsione incontri con i cittadini, video sulle emittenti private e la solita apertura a stare tra la gente, una dote dimostrata in questi 5 anni. Nel caso di rielezione, il sindaco intende, come primo provvedimento «mettere mano al regolamento del consiglio comunale per rendere più efficienti e veloci i lavori dell’aula». Poi si tratta di «rivedere il settore sociale, dopo che la Provincia ha riconosciuto per la città maggiori aiuti finanziari». Inoltre Spagnolli vuole portare a compimento «il nuovo rapporto in tema di finanzimenti tra Provincia e Comuni che vedrà per il capoluogo un aumento delle dotazioni». A seguire un appello ai cittadini. «Bolzano deve decidere se aprirsi ad un rapporto tra gruppi linguistici che sia foriero di nuove opportunità per tutti, oppure rimanere confinato nelle retrovie del nazionalismo di cui a destra sono campioni», dice il primo cittadino.
 Ma ieri è stata la giornata di Rosy Bindi. “La legge altoatesina sulle pari opportunità introduce delle disposizioni con una ricaduta tangibile ed immediata, ad esempio quella che impone una composizione dei Cda equilibrata tra i sessi. Ciò significa, che la società altoatesina, la sua cultura e le sue istituzioni, hanno raggiunto un elevato grado di maturità e di consapevolezza”, così la vicepresidente della Camera dei deputati, ad una conferenza stampa organizzata dall’assessorato provinciale alle pari opportunità in collaborazione con il Servizio donna. Presenti anche molti candidati del Pd, l’onorevole Gnecchi e l’assessore Tommasini. “La legge è un passo in avanti - sottolinea l’assessore Roberto Bizzo - sulla strada della conciliabilità tra lavoro e famiglia”.
 Poi, in sala, c’è spazio per l’accusa di Ubaldo Bacchiega, candidato Pd alle comunali. Quest’ultimo denuncia di essere stato pesantemente apostrofato per la sua disabilità da un militante della Lega Nord. Ma i responsabili del Carroccio altoatesino hanno escluso che un esponente della Lega abbia potuto compiere un simile gesto. Il tutto sarebbe avvenuto durante un manifestazione elettorale in corso Libertà













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