BOLZANO

Bolzano, spostano la sede in Germania per evadere 7 milioni in Italia

Operazione della guardia di finanza su un'azienda che commercia mele all'ingrosso: denunciati anche tre dirigenti


di Alan Conti


BOLZANO. Un'evasione dritta dal cuore dell'economia altoatesina: il commercio delle mele. Sono 7 i milioni di euro che un'azienda provinciale, situata tra Merano e Lana, avrebbe evaso al Fisco italiano nascondendo all'erario introiti e volumi d'affari. L'operazione Fruit Shadow guidata dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Bolzano, però, ha smascherato un meccanismo che nasceva dalla spostamento formale della sede legale della ditta (il nome non viene fornito dalla guardia di finanza). Un escamotage per non far figurare gli incassi che l'azienda otteneva dalla vendita all'ingrosso delle mele.

I dirigenti, in sostanza, avrebbero trasferito il centro legale in Austria mantenendo, però, l'attività e gli organi decisionali in Alto Adige. Secondo i rilievi mossi dalle Fiamme Gialle tutte le imposte collegate al lavoro dell'azienda andavano pagate in Italia. Grazie alle diverse banche dati in dotazione e all'incrocio delle cifre di bilancio la Finanza è riuscita a quantificare il guadagno in 600 milioni di euro in dieci anni. Da qui la cifra contestata di 7 milioni di euro di tasse evase.

La contestazione, dunque, è l'aggiramento delle norme e dei principi che regolano la residenza ai fini fiscali nel nostro Paese. L'azienda, naturalmente, è stata segnalata alle autorità amministrative e penali competenti. A tre persone, invece, è stato contestato il reato di dichiarazione infedele che prevede, secondo la gravità, la reclusione da 1 a 3 anni. “Si tratta di un'azienda che viene definita esterovestita – puntualizza il comandante provinciale della guardia di finanza Giulio Piller – che ha spostato la sua sede in Germania nonostante i soggetti continuassero a lavorare in Italia. La legge impone che le tasse siano pagate laddove venga prodotto il reddito. Per questo siamo arrivati alla contestazione per recuperare questi 7 milioni di euro che sono calcolati sugli incassi di 600 milioni di euro cui vengono sottratti i costi sostenuti”.













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