BOLZANO

Caramaschi: «Chi si ostinerà ad usare l’auto dovrà pagare il ticket»

Così il sindaco di Bolzano dopo l'accordo raggiunto con la Provincia sul tram



BOLZANO. Bolzano punta alla condivisione interna alla comunità cittadina della soluzione su rotaia. Un elemento che non compare nell'accordo congiunto sul tram con la Provincia ma che la giunta, e il sindaco, hanno già deciso: «Convocherò di mia iniziativa - ha rivelato Renzo Caramaschi - un incontro pubblico per mettere a confronto la nostra proposta con quelle alternative. Chiarire costi, benefici e ascoltando alla fine il parere dei cittadini».

Un parlamentino urbano, aperto anche ai partiti, soprattutto di opposizione. Il confronto era stato proposto, a mo' di sfida soprattutto dal gruppo di Urzi che sta portando avanti in queste settimane una proposta alternativa di un mini bus sospeso sulle ciclabili con corse intensificate e, a loro dire, di minor costo. Ebbene, quest'ultimo accordo sul tram sarà sottoposto al giudizio, trasparente, dei cittadini. È stata, questa, un'aggiunta decisa per dare una copertura politica dopo aver ottenuto quella finanziaria. Tra le altre questioni tecniche affrontate nel vertice di ieri, anche quelle legate alla messa in opera delle linee e delle stazioni, che saranno a carico di Sta, il braccio infrastrutturale della Provincia, e alla gestione del tram stesso, affidata invece a Sasa.

In termini di stesura dei percorsi, confermato il ruolo decisivo dello snodo intermodale di Ponte Adige. Il quale raccoglierà le fermate del treno per Merano e anche quella del metrobus che avrà proprio lì, alle porte di Bolzano, la sua stazione di scambio con il tram . Quest'ultimo partirà da Ponte Adige per poi inoltrarsi nel percorso cittadino fino all'ospedale e alla stazione, il metrobus a sua volta arriverà dall'Oltradige e si infilerà lungo via Druso.

«Abbiamo dato una risposta importante ai problemi della viabilità di Bolzano - ha chiosato Arno Kompatscher - in particolare rispetto alla sfida portataci dal grande traffico dei pendolari in uscita e in entrata dalla città». È infatti questo lo scenario su cui si inserisce il progetto tram (e metrobus): offrire una risposta economica e pratica ai pendolari, e a tali livelli di affidabilità e di portata, da consigliar loro di lasciare a casa l'auto. È quello che voleva Caramaschi per togliere ogni alibi su questo tavolo. Se neppure tram e metrobus indurranno a un cambio di vista (e di vita quotidiana) ai 40 mila che tutti i giorni si gettano su via Druso e via Vittorio Veneto, l'ultima opzione sarà a quel punto il ticket d'ingresso. «Finora non è stato messo in campo per mancanza di alternative - commenta il sindaco - e perché , di conseguenza, non potevo fare un editto senza porre sull'altro piatto una soluzione praticabile. Quando le avremo invece...». (p.ca)













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