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Doppio turno sui taxi, a Bolzano via al nuovo servizio  

Dal Gobbo, presidente Radio Taxi: «Si parte con uno, ma ci sono altri tre interessati». Il Comune avvia l’iter per aumentare di 5 le licenze: saranno messe a concorso e a pagamento



BOLZANO. «Avremmo dovuto partire già il 2 gennaio, ma per ragioni burocratiche - serve l’autorizzazione del Comune - si comincia realisticamente da martedì con il primo taxi che farà il doppio turno. In attesa del rilascio di nuove licenze, sarà un modo per garantire un servizio migliore alla clientela». Claudio Dal Gobbo, presidente della cooperativa Radio Taxi Bolzano, spiega così le novità, annunciate da tempo, per fronteggiare le lamentele sempre più frequenti dei turisti, ma anche dei bolzanini, costretti soprattutto in certi giorni e in certe ore, a lunghe attese.

Il nuovo sistema prevede in sostanza di poter usare - grazie all’aiuto di un collaboratore - la macchina no stop.

Un taxi per due

«Uno - spiega Dal Gobbo - farà l’orario diurno, l’altro quello notturno. Il numero dei veicoli rimarrebbe lo stesso - attualmente a Bolzano sono 50 - ma di fatto è come averne di più. I due operatori che guideranno il medesimo taxi dovranno mettersi d’accordo sulla gestione, sui costi e sulle spese; aspetti importanti che però non dovrebbero rappresentare un problema».

Ma ci sono persone interessate? «Sì, abbiamo ricevuto diverse richieste di informazione al riguardo. Si comincia con un taxi, ma ci sono altri tre che potrebbero partire a breve. L’ideale sarebbe arrivare a 5/6».

Tra gli interessati alla formula introdotta da una vecchia legge Bersani, c’è anche il presidente di Radio Taxi?

«Non sono interessato per il semplice motivo che ho una macchina elettrica che - in media - dopo aver circolato per 8-9 ore, ha bisogno di rimanere ferma per la ricarica, per circa 7 ore. Impossibile usarla no stop».

Non nasconde invece un certo interesse per la nuova formula il tassista Massimo Maffei: «A breve dovrò cambiare la macchina e ho deciso che la nuova sarà ibrida. Ovviamente, bisogna trovare il collaboratore giusto con cui condividerla. Di sicuro a beneficiarne sarà il servizio. Siamo 50 taxi, un numero diventato insufficiente a fronte del forte aumento di turisti, registrato dopo i due anni di pandemia, e dei tempi di percorrenza che a Bolzano sono triplicati».

Come si spiega? «Le cause sono più d’una evidentemente: più mezzi in circolazione, più cantieri, più turisti; se poi ci si mette la pioggia, è finita. Non ci si muove più. Questi sono problemi che riguardano specificatamente il capoluogo, perché se vai nel resto della provincia, dove in questi anni si sono costruite una serie di circonvallazioni, il traffico in linea di massima è scorrevole».

Cinque nuove licenze

Il doppio turno può essere un buon compromesso in attesa che il Comune aggiunga 5 nuove licenze, alle attuali 50.

«I tempi però - ammette l’assessore Stefano Fattor - non saranno brevi. Bisogna cambiare il regolamento taxi che fissa a 50 il numero massimo; a questo si aggiunge anche il regolamento per il noleggio con conducente e bisognerà valutare se non sia il caso di fare un regolamento unico. L’iter per introdurre la modifica è piuttosto lungo, credo che i diversi passaggi, richiederanno circa un anno».

Quante saranno le nuove licenze?

«Abbiamo calcolato che cinque dovrebbero essere sufficienti».

E le nuove licenze saranno rilasciate gratuitamente?

«Saranno messe a concorso e - a differenza di quanto avveniva in passato - saranno a pagamento. Questo per evitare che uno la prenda e poi - garantito il minimo indispensabile del servizio - ci faccia l’affare, rivendendola. Oggi una licenza di taxi vale intorno ai duecentomila euro. Gli stessi tassisti condividono il nostro indirizzo». A.M.

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