Famiglia cooperativa Due consulenti per salvarla in 6 mesi

Salorno, sono della Raiffeisen e del Sait e aiuteranno il cda Il presidente: «L’obiettivo è chiudere in pareggio il 2014»


di Massimiliano Bona


SALORNO. Ad aprile, quando è stato eletto il nuovo consiglio di amministrazione, sembrava un’operazione impossibile. Ora, a fine dicembre, grazie anche alla nomina di due consulenti esterni della Raiffeisen e del Sait sembrano esserci concrete speranze di riuscire a salvare la Famiglia Cooperativa di Salorno. Nella sede centrale e nelle varie filiali lavorano 20 dipendenti. Il presidente Rolando Telch e il nuovo cda continueranno a prendere le decisioni strategiche e a dettare la linea, ma sanno di essere affiancati da due figure esperte e in grado di suggerire scelte oculate per il breve ma anche per il medio lungo periodo.

Presidente Telch, come vanno i conti della Famiglia Cooperativa?

«A giugno, due mesi dopo il nostro arrivo, eravamo sotto di 58 mila euro. Adesso gli affari sembrano andare meglio ma per stilare un primo bilancio dobbiamo aspettare la fine di gennaio, subito dopo l’inventario».

Rispetto allo scorso anno sono stati ridotti anche i dipendenti?

«Sì, siamo passati da 23 a 20, ma a breve potremmo assumere una persona in più proprio per fare fronte alla maggiore mole di lavoro garantendo al contempo un buon servizio».

La nomina di due consulenti esterni per sei mesi graverà sui conti della Famiglia Cooperativa?

«No, gli esperti della Raiffeisen e del Sait saranno retribuiti dalle rispettive sedi centrali. L’obiettivo comune è quello di salvare la cooperativa. E a giugno del 2015 tireremo le somme».

Ci sono speranze, anche marginali, di riaprire il punto vendita di Pochi?

«È un nostro obiettivo, ma non vogliamo fare passi azzardati. Ogni mossa sarà ragionata».

Si può dire che la Famiglia Cooperativa adesso sta meglio rispetto all’inizio del 2014?

«Sicuramente. Siamo riusciti a ricontrattare e ridurre del 20% gli affitti. E gli affari vanno decisamente meglio».

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