Il Burgraviato cambia, le vicepresidenza è italiana

Dopo la rinuncia del sindaco di Merano Rösch, è stato scelto Nino Genovese Il presidente Kröll ha nominato Walter Taranto consigliere con incarichi speciali



MERANO. Questa volta un segnale importante in direzione della convivenza tra gruppi linguistici nel comprensorio meranese arriva non dalla società, ma dalla politica. Nel corso dell'ultima riunione dell'esecutivo del Burgraviato, il presidente Luis Kröll, spinto dalle insistenze del Comune di Merano, ha deciso di nominare per la prima volta vicepresidente della comunità di valle un rappresentante di lingua italiana.

In passato quel ruolo era sempre spettato al sindaco di Merano, in questi cinque anni invece quella carica sarà ricoperta da Nino Genovese, uno dei quattro rappresentanti di Merano e soprattutto di madrelingua italiana, consigliere comunale di Alleanza per Merano. Ma non solo.

Oltre ai sei assessori che affiancano Kröll, il presidente ha deciso di assegnare al secondo rappresentante meranese di madrelingua italiana, l'ex assessore del Burgraviato Walter Taranto, la delega di consigliere con incarichi speciali.

Taranto, capogruppo in consiglio comunale della Civica per Merano, continuerà ad occuparsi anche per i prossimi 5 anni di Siticibo, il progetto di raccolta di prodotti alimentari freschi in scadenza da consegnare alle mense sociali e alle parrocchie, del cinema in galleria Ariston e del Palio dei Comuni all'ippodromo di Maia. L'operazione di rivalutazione del gruppo linguistico italiano in sede comprensoriale non era scontata ed è stata resa possibile forse proprio dalla nuova guida color verde della maggioranza meranese. Per primo il sindaco Paul Rösch ha deciso di rinunciare all'incarico di vicepresidente, che gli sarebbe spettato, a favore di Genovese.

La stessa Svp meranese pare aver compreso e approvato la candidatura Genovese, ma gli stessi sette consiglieri presenti nell'assemblea della comunità di valle, inizialmente orientati sul nome di Walter Taranto, hanno dato il loro appoggio, grazie anche all'opera di mediazione di Giuseppe Marino del Pd.

La vicepresidenza Genovese del comprensorio di fatto abbatte un muro nei rapporti tra la periferia e Merano e rappresenta un importante segno di coinvolgimento della comunità italiana meranese che ora il neo vicepresidente dovrà mettere a frutto.(rog)

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