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Ipes, in Alto Adige in 943 non pagano nemmeno un euro d’affitto

Gli stranieri sono in minoranza, per lo più si tratta di famiglie altoatesine in difficoltà. Proposto un contributo minimo di 50 euro



BOLZANO. Sono 943 gli inquilini che vivono in appartamenti dell’Ipes (Istituto edilizia sociale) e che, per mancanza di reddito o reddito troppo basso, non pagano un euro d’affitto.

Lo ha rivelato l'assessore provinciale competente Christian Tommasini rispondendo ad una specifica interrogazione di Pius Leitner dei Freiheitlichen (la destra tedesca).

«A Trento chi vive la stessa situazione di disagio - spiegano i Freiheitlichen paga almeno 40 euro al mese. Non esiste inquilino con l’affitto pari a zero». In effetti il canone minimo di affitto per un appartamento Itea dall’anno scorso è di 40 euro (fino al 2014 era di 25 euro). «Crediamo che non sia giusto, corretto ed educativo “regalare” le case e riteniamo che tutti dovrebbero pagare almeno 50 euro al mese. Facciamo due semplici conti. Se i 943 inquilini che non pagano nulla sborsassero almeno i 50 euro al mese che proponiamo noi, l’Istituto potrebbe contare su un’entrata annuale di 565.800 euro con i quali potrebbe comperare almeno tre appartamenti nuovi o risanarne altri. E non ci sembra poco».

Di questi 943, gli inquilini stranieri sono 250, dunque una netta minoranza, questione che ripropone il forte momento di disagio di molte famiglie altoatesine. Le richieste di un alloggio continuano ad essere tantissime (oltre 5 mila domande ogni anno), ma la Provincia riesce a soddisfarne circa 400. Ciò significa che in lista d'attesa, con punteggi più e meno elevati, ci sono 4.600 famiglie. Lo scorso marzo in giunta provinciale è stato deciso il numero di abitazioni da assegnare agli stranieri nel 2016. «Saranno - ha detto il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini - 50 su 378». Una percentuale tutto sommato modesta, legata al bisogno, che non dovrebbe scandalizzare nessuno.

L'Ipes in questo momento ha circa 13 mila appartamenti sparsi su tutto il territorio provinciale, di cui circa 6 mila solo a Bolzano. Ed è proprio in città che il fabbisogno resta elevatissimo visto che ci sono ogni anno circa 2 mila richieste.

Per cercare di aumentare il numero delle assegnazioni l'Ipes punta molto anche sulle ristrutturazioni. L’Istituto risana quasi due appartamenti ogni giorno, se consideriamo solo i feriali. Ogni anno vengono sistemati 450 alloggi, che poi vengono assegnati alle famiglie in attesa. Il ritmo degli interventi è serrato. Resta la nota dolente degli inquilini morosi. Nell'ultimo anno l'Ipes, tra affitti e spese di condominio, ha incassato oltre 300 mila euro in meno rispetto a quanto avrebbe dovuto.

Il bilancio annuale dell'Ipes è di circa 56 milioni, di cui 30 tra affitti e spese condominiali.













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