ricerca

Parkinson, l’Eurac scopre proteina “proteggi cellule”

Lo studio potrebbe aprire la strada a nuovi approcci terapeutici per i malati. La sperimentazione sui moscerini della frutta conferma la validità dei risultati


di Valeria Frangipane


BOLZANO. Luci e ombre nella giornata mondiale per il Parkinson che si celebra oggi. Se da una parte Alessandra Zendron - presidente Associazione Parkinson Alto Adige - ricorda che in provincia e all’ospedale di Bolzano, siamo ben lontani dal garantire ai malati, più di mille solo in città, le cure necessarie perchè non esiste un team multidisciplinare (come in Trentino), né un percorso di trattamento fisioterapico, dall’altra uno studio del laboratorio di Biomedicina dell’Eurac ci fa sapere che proprio a Bolzano è stata scoperta una proteina che protegge le cellule sane e che potrebbe aprire la strada a nuovi approcci terapeutici.

Gli esperti di Eurac Research - infatti - hanno lavorato insieme all’Istituto di Neurogenetica dell’Universtà di Lubecca e all’Istituto californiano Sanford Burnham Prebys Medical Discovery Institute di La Jolla ed i colleghi americani hanno portato avanti anche una sperimentazione sui moscerini della frutta che ha confermato la validità dei risultati tanto che lo studio è stato pubblicato sull’ultima edizione della rivista “Human Molecular Genetics”. Un altro successo che arriva a due anni dall’identificazione - sempre ad opera dei ricercatori del Centro di Biomedicina - di tre molecole sentinella presenti a livelli elevati nel sangue dei pazienti affetti da Parkinson, scoperta che potrebbe diventare la base per sviluppare un test diagnostico precoce.

L’ultima importate novità scientifica ci parla invece di una proteina in grado di proteggere le cellule e di uno studio che potrebbe aprire la strada a nuovi approcci terapeutici. «Il Parkinson - spiegano i ricercatori - è causato dalla progressiva morte delle cellule nervose. Nel 10% dei casi si tratta di una forma familiare, legata a una mutazione di determinati geni e in particolare del gene parkina. Gene responsabile del corretto funzionamento dei mitocondri, le "centrali energetiche" della cellula. Quindi se parkina funziona correttamente, le cellule nervose possono svolgere la loro funzione e sono protette dalla morte. Ma parkina non lavora da sola». I ricercatori di Eurac hanno scoperto infatti che la proteina mitocondriale SLP-2 collabora con parkina e ne supporta la funzione protettiva, scoperta che potrebbe aprire la strada a nuove terapie.

Ricordiamo che il Centro di Biomedicina dell'Eurac e dell'Asl- fondato nel 2009 per volontà della Provincia più che decisa ad istituzionalizzare la cooperazione tra ricerca e sistema sanitario - aveva inaugurato nel 2013 il nuovo laboratorio da 1.300 metri quadrati (600 di laboratorio e 550 di uffici), al secondo piano dell'edificio di via Galvani 31. Un battesimo che era avvenuto alla presenza dell’allora presidente Durnwalder, di Werner Stuflesser (ex presidente Eurac), Peter Pramstaller (direttore del Centro) e dell’ex direttore sanitario dell'Asl unica, Oswald Mayr. Il laboratorio che studia i meccanismi che stanno all'origine delle malattie e indaga come predisposizione genetica, fattori ambientali e stile di vita ne influenzino lo sviluppo, sta concentrando da anni la sua ricerca nell'ambito della Neuromedicina (morbo di Parkinson) e della Medicina cardiovascolare. I medici e i ricercatori - una cinquantina in tutto - sono supportati da esperti di biostatistica, epidemiologia e bioinformatica.













Altre notizie

Attualità