Pineta, piano ceto medio 300 mila euro per 80 metri

Previste 27 abitazioni a riscatto nella zona Rotwand e altrettante a Toggenburg 1 Affollata assemblea in Municipio, piace il progetto delle villette bifamiliari


di Bruno Canali


LAIVES. Una quarantina di persone, l'altra sera in municipio, ha partecipato alla conferenza organizzata dagli assessori Giovanni Seppi (urbanistica) e Giorgio Zanvettor (edilizia agevolata) per presentare il piano di attuazione della zona "Rotwand" a Pineta monte, dove sorgeranno 27 alloggi "a riscatto" per il ceto medio, insieme al regolamento per l'assegnazione di questi alloggi e il sistema dei finanziamenti per l'acquisto.

Il numero di presenze all'assemblea è già un segnale positivo per quanto riguarda l'attenzione e l'interesse verso questa proposta che ha visto proprio Laives come Comune battistrada a livello provinciale e questo fa presagire che anche le richieste saranno adeguate per garantire il successo dell'iniziativa. Nel programma dedicato al ceto medio, saranno complessivamente 54 gli alloggi da realizzare a Laives e tutti nella zona di Pineta: i 27 a riscatto nella zona Rotwand appena individuata, mentre quelli a rotazione (che verranno affittati per dieci anni e non oltre) sorgeranno un poco più a valle, nella zona Toggenburg 1. «I presenti sono rimasti favorevolmente colpiti dal piano di attuazione - dicono i due assessori - perché grazie alla densità edificatoria molto bassa (1,4 metri cubi per metro quadrato) alla Rotwand sorgeranno villette bifamiliari di qualità, con garage e ingresso da sotto. Inoltre, chi poi costruirà potrà scegliere anche se edificare una abitazione Casa clima B o A». Altro aspetto importante, che gli interessati apprezzano particolarmente è quello legato ai tempi di realizzazione. «In questo caso - ha spiegato l'assessore Zanvettor - i tempi saranno più rapidi di quelli tradizionalmente seguiti per l'iter delle cooperative classiche, dove magari può succedere di dover aspettare qualche anno prima di poter iniziare costruire sul serio. Nel caso degli alloggi a riscatto della zona Rotwand, abbiamo già individuato la zona insieme al piano di attuazione. Di questo passo quindi, ritengo che entro fine 2015 sarà pronta anche la graduatoria con le domande e a inizio 2016 si potrebbe arrivare al rilascio della concessione edilizia. In seguito gli assegnatari potranno iniziare veramente a costruire questi 27 alloggi».

Durante l'incontro si è parlato anche di costi e finanziamenti e a tale proposito, s è capito che la convenienza, rispetto al mercato immobiliare privato è notevole: rispetto alla costruzione normale si risparmierà un 30% rappresentato dal contributo a fondo perduto della Provincia, erogato in base al reddito di ciascuno. Quindi il costo del terreno stimato in un 50% in meno rispetto al privato e, ancora, un 60% in meno di costo per quanto riguarderà le infrastrutture. Conti alla mano, un alloggi di 80 metri quadrati commerciali che sul libero mercato costa almeno 350mila euro, grazie alle agevolazioni destinate al ceto medio avrà un costo inferiore a 300mila euro.

Dal punto di vista urbanistico, il terreno "Rotwand" (attualmente verde agricolo), che si trova all'estremità di Pineta monte, ha una superficie di 7.902 metri quadrati. Su di esso, complessivamente si possono edificare 11mila metri cubi divisi, secondo la convenzione con il privato, in 80% all'edilizia agevolata (gli alloggi a riscatto del ceto medio) e 20% edilizia privata, vale a dire a disposizione del proprietario del terreno.

La zona, inoltre, si presta alla tipologia di costruzioni previste nel piano di attuazione, proprio perché, essendo in leggera pendenza, consente senza troppi sforzi di realizzare garage interrati sotto le abitazioni alla profondità che si vuole, senza il timore di trovare dell’acqua. Il collegamento alle infrastrutture esistenti è altrettanto semplice, perché la Rotwand è accanto a Pineta Monte, dove già si trovano decine di condomini. Semmai l'unico neo potrebbe essere quello dei collegamenti, anche se fin lì arriva l'autobus circolare della Sasa, perchè per pedoni e ciclisti, effettivamente non è molto agevole arrivare fin lì dal fondovalle.

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