Tre statue da 25 mila euro l’una

Ieri al via il progetto «Figure Umane»: l’obiettivo è quello di realizzarne dieci di altrettante personalità



MERANO. Lo stato della cultura meranese si risolleva partendo dalla passeggiata Lungopassirio e da quella che gli organizzatori hanno definito, un po' pomposamente, una galleria a cielo aperto. Almeno questo vogliono farci credere Merano Arte e l'amministrazione comunale, che ieri mattina hanno organizzato la cerimonia di inaugurazione dei tre busti dedicati a Antonio Manfredi, Emma Hallenstainer e Franz Kafka.

Teatro dell'esposizione il tratto di passeggiata lungo il torrente che attraversa Merano davanti alla chiesa evangelica. Tre personaggi scelti dal Comune tra sette proposti da Merano Arte che abbelliscono un tratto di Lungopassirio "fino a oggi – hanno sostenuto gli organizzatori di Merano Arte a margine della cerimonia – che fino a oggi era regno dei cani e delle loro deiezioni". Il progetto che in via Cassa di risparmio sperano di portare a termine, è quello di realizzare dieci opere d'arte in ricordo di altrettanti artisti. Bisognerà vedere se nei prossimi anni il Comune metterà a disposizione gli stessi fondi. I primi tre busti realizzati da Stephan Balkenhol, Urs Luethi e Aron Demetz, inaugurati ieri, sono costati ai cittadini di Merano 75 mila euro, 25 l'uno, praticamente un anno di stipendio di tre operai. Ma l'arte, si sa, non è quantificabile in vil moneta. E questo anche se si incorre in un errore, visto l'oggetto dell'inaugurazione, vien da dire kafkiano, come quello dell'anno di nascita di Antonio Manfredi che, secondo il busto sarebbe morto nel 2001 a 189 anni (1812 anziché 1912 il suo anno di nascita). Che Merano abbia bisogno di una spinta culturale verso l'alto tutti lo sostengono e lo ritengono necessario. L'arte, oltre che fare bene all'anima delle persone è anche, se ben fatta, una preziosa calamita per il turismo di cui Merano si ciba quotidianamente. C'è veramente chi spera che l'esposizione di palazzo Mamming, la primavera meranese e questa iniziativa possano fungere da nuovo volano culturale per la città. La paura per qualcuno è che invece in riva al Passirio attorno alla cultura si stia formando un "cerchio magico" che parte da Merano Arte, passa per la casa della cultura di Mairania, per Muspilli e per la biblioteca civica. E forse ora anche per il museo. Se sei dentro il cerchio magico, la cultura con la C maiuscola la decidi, la fai in prima persona ben sovvenzionato dagli enti pubblici e dagli sponsor. Ma se sei fuori da quel cerchio, non ti resta che ammirarla e commentarla.

Il progetto "Figure umane", questo il nome della esposizione di busti permanente inaugurata ieri con le prime tre opere, si pone l'obiettivo di mettere il rilievo quelle personalità che a Merano hanno lasciato il segno, contribuendo all'arricchimento della vita culturale e intellettuale. Di queste persone va conservata la memoria soprattutto in un'epoca, la nostra, caratterizzata da una crescente individualizzazione. L'iniziativa riprende il tema della rappresentazione plastica della figura umana proponendone una libera interpretazione con i mezzi dell'arte contemporanea. Le sculture diventano, così si legge nella presentazione, un luogo della memoria e assumono un significato simbolico. I tre busti inaugurati ieri rimarranno proprietà del Comune di Merano. (rog)













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