Badanti, a Bressanone c’è il servizio all inclusive
Boom di richieste e da giugno aprirà in via Plose la coop sociale Silver Care Todesco: «Il nostro sarà un servizio su misura anche per i malati cronici»
Ma «Silver Care» non ha pensato solamente alle badanti per anziani autosufficienti ma anche per persone non autosufficienti, con malattie croniche e con bisogni specifici. In questo momento nel database di «Silver Care» ci sono soprattutto tante straniere, signore dell'Est ma anche sudamericane opportunamente formate. L'obiettivo (implicito) è anche quello di invitare le famiglie a regolarizzare la posizione di parecchie badanti che vengono pagate in nero con il rischio di incorrere in stangate pesantissime.
Per capirne di più sul tipo di servizio "all inclusive" offerto ci siamo rivolti proprio ad Alessandro Todesco.
Se ad un utente serve una badante come si muove la cooperativa? Qual è l'iter da seguire?
«Partiamo dall’analisi del fabbisogno e delle prestazioni da erogare ma anche dall’individuazione dell’assistente adatto alle esigenze della famiglia».
Siete voi a garantire sul livello di preparazione del personale?
«Sì, garantiamo una formazione continua, anche dopo l’assunzione. La nostra consulenza non si conclude con la stipula dell’accordo iniziale».
Quali sono gli altri servizi offerti?
«L’obiettivo di fondo è quello di mettere in piedi un processo di accompagnamento del personale a casa degli assistiti. Siamo in grado di gestire le pratiche amministrative (buste paga, permessi ecc.), di garantire il monitoraggio costante delle attività svolte, incontri regolari con i familiari degli anziani assistiti e con gli operatori. Restano in capo alla coop anche coordinamento e supervisione».
Per quale ragione avete scelto proprio la val d’Isarco?
«Qui il servizio era scoperto e siamo i primi a cercare di colmare la lacuna. Sono convinto che riusciremo ad ottenere risultati più che soddisfacenti in tempi brevi».
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