Parcheggio Priel, buche e sbarra ancora in tilt 

Proteste dei residenti per la manutenzione carente: cassa spesso fuori servizio L’unica novità un cartello con la scritta «Piazza Priel, già via Brennero» 


di Luca Masiello


BRESSANONE. L’asfalto è ancora costellato di buche, la segnaletica orizzontale sembra ancora un reperto archeologico, le sbarre non funzionano e le macchinette per pagare la sosta sono fuori servizio. Ma c’è una notizia positiva: nei giorni scorsi gli operai hanno installato il cartello che indica il nome della zona «Piazza Priel, già via Brennero».

Uun passo avanti: in questo modo i brissinesi non avranno più dubbi se chiamarlo “ex Damiani” (i più attempati) o “parcheggio dell’Acquarena” (i più giovani).

Insomma, non c’è pace per il parcheggio più grande e più vicino al centro della città vescovile, e le polemiche non si placano. L’idea di installare le sbarre è stata certamente buona per rimpinguare le casse comunali, ma evidentemente qualcosa – chiamiamolo karma, per buttarci nella new age – non funziona.

In realtà non è che abbia sempre funzionato, e proprio quel piazzale è da sempre al centro di qualche discussione, come se fosse nato male. Era il 1992, quando il Comune aveva concesso l'area di via Dante ad una ditta, la “Parking” per costruirvi l'autosilo, ed aveva concesso a questa ditta il diritto di prelazione per qualunque altro parcheggio il Comune avesse mai realizzato sul territorio comunale. Tutti, tranne quello Priel: quando agli inizi del 2000 lo si realizzò, il Comune lo diede in gestione all'Asm. La “Parking” si oppose, rivendicando il diritto di gestione, e da qui, per almeno otto anni, la questione andò in mano ad avvocati e giudici, finché la «mano pubblica» trovò il modo per gestirlo autonomamente incassando gli introiti che sarebbero poi girati all'Acquarena per sanarne il deficit.

Molti fatti sono cambiati da allora, molte cose sono rimaste le stesse, come l’asfalto, appunto. Con i primi giorni del nuovo anno, poi, sono comparse quelle sbarre con tanto di lucine al led, e le casse automatiche ipertecnologiche: talmente all’avanguardia che nessuno riusciva ad usarle, creando non poche code e disagi a chi aveva deciso di avventurarsi nel “nuovo” parcheggio.

All’entrata della struttura campeggia un cartello: “impianto a sbarre attivo dal 12 gennaio” (più o meno tre settimane fa), sulla colonnina dove si dovrebbe ritirare il biglietto c’è un invito ad usare il parcometro e sulle macchinette automatiche un A3 con la scritta “Fuori servizio”.

Nulla di irrisolvibile, niente di grave, tutto tornerà alla regolarità al più presto, bisogna solo aspettare ancora un po’. Nel frattempo ci si può consolare guardando il nuovo cartello che indica il nome della Piazza Priel.

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