Trasporti «green», un patto di ferro tra Fercam e Iveco 

A Campo di Trens il primo centro di gas naturale liquefatto L’imprenditore Padovani ha investito in Sadobre 2 miliardi


di Paolo Campostrini


CAMPO DI TRENS. Lunghe file di tir lungo l'A22 che non fanno rumore, scivolano senza produrre emissioni, col 99% di pm in meno come pure di Co2 , che si riforniscono in stazioni di servizio smart con carburante inodore, incolore e atossico. Bene, adesso il sogno è finito... Invece no, è una realtà che ha preso forma l'altro giorno alla Sadobre, il grande autoporto di Campo di Trens, la porta d'accesso all'asse del Brennero, stazione di posta per legioni di camionisti. Lì, è stato inaugurato il primo centro di rifornimento di Lng, in italiano Gnl ovvero "gas naturale liquefatto". Che è poi la nuova frontiera del trasporto green, l'ancora di salvezza per un intero settore sottoposto alle offensive ambientaliste. Ma non è avvenuto soltanto questo, perchè è inutile possedere la nuova benzina eco se non si possiedono i motori e i mezzi che si muovono con essa. Ebbene sempre l'altro giorno Fercam ha preso in consegna dall'Iveco i primi camion Lng della grande azienda italiana leader nella produzione di veicoli industriali. Ma quelli con una potenza di 460 hp in grado di viaggiare sulle lunghissime distanze nell'asse autostradale che tiene insieme le più grandi economie manifatturiere d'Europa, quella italiana e quella tedesca. Insomma , ecco il patto concluso tra Thomas Baumgartner, presidente della Fercam, eccellenza della logistica altoatesina e ormai mondiale e Pierre Lahutte, ceo Iveco. In mezzo, l'impresa che produce la "benzina del futuro", Aps Fuel che ha appunto inaugurato e reso operativo il suo primo distributore sull'A22. «Ecco come le cose funzionano - ha detto Baumgartner - mettendo insieme, in una sinergia virtuosa, produttori, costruttori e aziende della logistica». In effetti, quello che sta accadendo a Campo di Trens è una sorta di manifesto ecologico del trasporto eco, una risposta plausibile alla sempre più accentuata esigenza di pulizia, salubrità dell'aria e sostenibilità ambientale che proprio in ambienti sottoposti a importanti pressioni di traffico è spesso posta in discussioni. In termini di rumorosità e inquinamento. «L'investimento in Sadobre di Aps Fuel - ha detto Roberto Padovani, il responsabile - risponde ad una crescente domanda di carburanti alternativi. Presente soprattutto in A22». Che vede così incrementata la sua offerta di mobilità sostenibile dopo il piano, già programmato, delle colonnine per la trazione elettrica in molte stazioni di servizio. Il patto Fercam-Iveco, in termini di investimento sui nuovi mezzi di trasporto, non è dell'altro giorno. Già sono nel parco camion dell'azienda altoatesina camion con motorizzazione a gas naturale, ma si tratta di Lng da 330 hp, una potenza che consente a Iveco di metterli in strada in Spagna, presso la sua consociata, e in pianura padana. Il tracciato A22 è più impegnativo, di qui la scelta di dotarsi di mezzi con una maggiore potenza ma con il medesimo risultato in termini di resa green: parametri bassi negli indicatori di rumorosità e azzeramento, fino al 99% in meno, dei tipici inquinanti da carburanti stradali. L'investimento di Aps Fuel in Sadobre, ha aggiunto Padovani, è di due miliardi di euro. E farà da innesco per un sempre più inteso uso di carburanti e mezzi industriali ecologici. «Una risposta sostenibile ma operativa - ha aggiunto Baumgartner - alla primaria necessità di trasportare le merci, motore di benessere».

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