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Emergenza casa, in Alto Adige si potranno costruire studentati in zona produttiva

Approvata dalla giunta la convenzione-tipo: spetterà ai Comuni decidere. Resteranno a disposizione degli studenti per 20 anni. Kompatscher: "Stabiliti vincoli per evitare speculazioni"

INCUBO ALLOGGI. Negli studentati non c’è posto, affitti alle stelle

 



BOLZANO. Negli studentati non c’è posto: respinte due domande su 5, dicono i dati. E i prezzi dell’affitto sono alle stelle: 350 euro per una doppia, oltre 600 per una singola. La Provincia corre ai ripari: la costruzione di studentati in zone produttive è stata oggetto di discussione oggi (13 giugno) nella seduta della Giunta. Su richiesta dell'assessora Maria Hochgruber Kuenzer, l’esecutivo ha trattato la bozza di convenzione-tipo per la realizzazione di alloggi per studenti in zone produttive.

“Per approvare la convenzione è stato necessario applicare una deroga rispetto alla normale destinazione d’uso”, ha spiegato il presidente della Provincia Arno Kompatscher. “Spetterà ai Comuni decidere se realizzare gli edifici in zone produttive. La deroga avrà una durata di 20 anni e, al termine del vincolo, potrà essere rinnovata o cancellata”, ha evidenziato il presidente.

La possibilità di costruire alloggi per studenti in zone produttive, ha chiarito Kompatscher, è una scelta discrezionale del Comune, ma sottoposta a determinate condizioni "per evitare speculazioni". In particolare, la struttura deve essere destinata per vent'anni ad alloggio per studenti e, dopo questo periodo, o viene concessa una proroga, sempre col consenso del comune, oppure la destinazione torna ad essere quella per attività produttive.

"Sono convinta che questa misura renderà molto più facile per gli studenti la ricerca di un alloggio", spiega l'assessora Hochgruber Kuenzer. "Nel caso in cui i Comuni consentano di realizzare alloggi per studenti in zone produttive e i privati decidano di costruirli, la convenzione prevede che gli alloggi debbano rimanere a disposizione degli studenti per 20 anni", spiega l'assessora. "Al termine della durata del vincolo, l'accordo può essere prorogato o può essere presentata una richiesta di cancellazione del vincolo catastale". Dopo la cancellazione dell'accordo vincolante, sono consentite solo le attività previste nelle zone produttive.

La convenzione-tipo è stata elaborata da un gruppo di lavoro composto da rappresentanti del Dipartimento provinciale Europa, Innovazione, Ricerca e Comunicazione, dal Dipartimento Cultura tedesca, Diritto allo studio, Commercio e Servizi, Artigianato, Industria, Lavoro e Integrazione, dal Dipartimento Sviluppo del territorio, Paesaggio e Soprintendenza provinciale ai beni culturali, nonché da rappresentanti della Libera Università di Bolzano. Il Consorzio dei Comuni ha presentato proposte in merito: le modifiche proposte sono state approvate dalla Giunta provinciale.

 

 













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