LAIVES. "Chi mi conosce sa che non sono un seminatore di odio e non condivido una certa ritualità e simbologia, come i saluti fascisti". Così Bruno Borin, assessore comunale a Laives e candidato di FdI alle ultime elezioni provinciali altoatesine, risponde alle critiche per il like messo ad un post di Maurizio Puglisi Ghizzi (Casapound) che, pubblicando il video dei saluti romani ad Acca Larentia, lamenta che "dopo 46 anni Franco, Francesco e Stefano siano ancora senza giustizia".

"Non sono per i saluti romani - prosegue Borin - però sono d'accordo che sia doveroso ricordare quei poveri ragazzi. Quella strage, rimasta impunita, fa parte di una striscia di sangue che ha percorso lo stivale ed ha colpito giovani che hanno avuto l'unica colpa di scegliere una parte politica invece di un'altra".

"Non mi sono limitato a mettere un like, ma ho anche commentato quei fatti", aggiunge Borin che, sui social, oltre ai fatti di Acca Laurenzia, ha ricordato i nomi di diversi giovani esponenti della destra uccisi in quegli anni, chiamando in causa la "sinistra, più o meno parlamentare, che ancora oggi è chiamata a fare i conti con la propria storia, una storia che continua a negare".