LAIVES. «Adesso, finalmente, con la pista ciclabile di via Stazione a Laives si fa sul serio!». Il vicesindaco Giovanni Seppi è contento: la convenzione fra Comune di Laives e Comunità comprensoriale è stata firmata e registrata, e così si può veramente partire con la gara per l’appalto dei lavori. Precedentemente, l’8 maggio, era anche stato approvato il progetto della pista ciclabile realizzato dall’ingegner Giorgio Giacomozzi, progetto che va dalla rotatoria in fondo a via Noldin fino al sottopasso ferroviario accanto alla stazione. In termini di spesa si parla di 1 milione e 245mila euro, e nel frattempo il Comune ha anche completato gli espropri del terreno necessario.

Il Comune di Laives ha deciso di affidare alla Comunità comprensoriale la predisposizione della gara d’appalto dei lavori, una scelta identica a quella adottata per l’intervento di riqualificazione della statale 12 a San Giacomo e, recentemente, per il prolungamento della pista ciclabile a sud di San Giacomo, in direzione Vurza, lavori in corso lungo il lato ovest della strada. Perché questa scelta lo aveva già spiegato in consiglio comunale il vicesindaco Seppi: «La Comunità comprensoriale può organizzare questi appalti in tempi più rapidi che non quelli imposti ai Comuni - così Seppi -. Inoltre, così facendo si alleggerisce il carico di lavoro per il nostro ufficio tecnico».

Come recita la convenzione, “il Comune di Laives si impegna a finanziare completamente l’opera. La Comunità comprensoriale Oltradige Bassa Atesina inoltrerà al Comune una copia del contratto d’appalto e degli atti di conferimento degli incarichi tecnici, nonché gli stati di avanzamento controfirmati dal direttore dei lavori e dal presidente e la documentazione relativa alle spese tecniche sostenute. Entro un mese dal ricevimento della documentazione, il Comune disporrà la liquidazione di quanto dovuto, a fronte dell’invio da parte della Comunità comprensoriale delle relative note di addebito”. A seguire tutto l'iter ci saranno un tecnico del Comune di Laives e uno della Comunità comprensoriale. Questo dovrebbe fugare tutti i dubbi che erano stati sollevati in consiglio comunale sugli espropri e sui tempi di realizzazione dell’opera. (b.c.)