Ortisei. Lunedì prossimo l’antropologo Annibale Salsa parlerà della genesi del paesaggio culturale alpino, della sua preservazione e dell’importanza per le Dolomiti, patrimonio mondiale dell’Unesco. La conferenza si svolge nell’ambito della mostra «Mejes: Masi della Val Gardena - La memoria di un paesaggio» organizzata dal Museum Gherdëina nella Casa di Cultura di Ortisei. Salsa è membro della Fondazione Dolomiti Unesco, l’evento inizierà alle 20. L’uomo ha sempre lasciato la sua impronta sul paesaggio in cui vive strappandogli ciò di cui ha bisogno. «Nei territori alpini queste strategie di adattamento sono maggiormente complesse e raffinate a causa della natura impervia dei luoghi», spiega Salsa. I masi della Val Gardena, le cui radici risalgono al XII e XIII secolo, non solo ne sono espressione tangibile, ma rivelano anche gli stretti legami tra l’opera dell’uomo e la natura nelle Dolomiti. Nella sua conferenza Salsa traccia la genesi del paesaggio culturale della Val Gardena e mostra gli stretti legami tra paesaggio culturale e naturale, tra architettura rurale e Dolomiti. Discute poi l’importanza della preservazione di questo paesaggio, che comprende anche e soprattutto i masi storici il numero dei quali diminuisce di anno in anno. Per contrastare questo declino, il Museum Gherdëina ha lanciato il progetto “Mejes – La memoria di un paesaggio”, che mira a far conoscere il valore e la bellezza dei masi storici e a cercare nuovi modi d’uso insieme a proprietari, agricoltori, istituzioni ed esperti. Nell’ambito del progetto è in corso una mostra di impressionanti immagini in bianco e nero dei masi storici nella Casa di Cultura di Ortisei ed è stato pubblicato un imponente catalogo. La conferenza di Salsa sullo sviluppo del paesaggio culturale alpino, la sua preservazione e le interrelazioni fra la natura dolomitica dei luoghi e il paesaggio culturale si terrà lunedì 11 novembre alle 20 presso la Casa di Cultura di Ortisei. L'ingresso all’evento è gratuito.

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