Edilizia, investimenti calati del 32 per cento Si punta sull’esistente

La spesa per il risanamento di edifici è salita così del 18,5% Schönthaler al vertice dei commercianti di materiali edili


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Negli scorsi anni gli investimenti nel settore edile sono calati in totale del 32 per cento, un dato negativo a fronte del quale, però, sono da sottolineare anche alcune positività: il settore del risanamento di edifici esistenti è infatti cresciuto del 18,5 per cento. Il principale mercato per il settore edile altoatesino rimane, come già in passato, l’Alto Adige. La riduzione della domanda e il ritardo nei pagamenti dei clienti sono i due problemi di cui maggiormente si lamenta il comparto. Luciano Partacini dell’Ire della Camera di commercio di Bolzano ha presentato alcuni dati e sfide relativamente al commercio di materiali edili in Alto Adige, tratteggiando anche la generale difficoltà del mercato italiano, nel corso dell’assemblea elettiva dei commercianti di materiali edili all’interno dell’Unione commercio.

I temi della cooperazione, dell’accesso al credito e della formazione sono stati al centro della recente assemblea, in occasione della quale sono anche avvenute le elezioni del direttivo per i prossimi quattro anni: Brigitte Schönthaler (Schönthaler materiali edili) è stata eletta alla presidenza. Il vicepresidente è Roman Terzer (Roman Terzer). I restanti membri del direttivo sono Ewald Auer (Auer materiali edili), Gianpaolo Debiasi (Torggler Commerz), Alexander Gschnell (TopHaus), Lukas Ladurner (Bautechnik) e Richard Oberarzbacher (Bauexpert). Schönthaler ha fatto il bilancio degli ultimi anni e indicato gli obiettivi per il 2015. «Nel nostro settore - afferma la presidente - pensare in rete è sempre più decisivo, ma limitarsi al solo pensiero non è più sufficiente. Bisogna invece agire collettivamente per raggiungere degli obiettivi condivisi». Ciò significa intervenire presso politica, istituzioni pubbliche, associazioni, banche, aziende, società immobiliari e liberi professionisti. Di questi tempi l’azione solitaria è destinata a fallire già in partenza. «Per il nostro settore - prosegue Schönthaler - ma anche per quello privato e per le famiglie, il tema dell’accesso al credito e decisivo per la sopravvivenza, e le attuali difficoltà nella concessione non sono certo di aiuto per il nostro sviluppo. Ciò ha come conseguenza che noi commercianti di materiali edili - anche a causa dei sempre più dilatati tempi di pagamento - ricopriamo gratuitamente il ruolo che spetterebbe agli istituti di credito». Un’ulteriore sfida è invece rappresentata dall’innovazione, non solo in ambito produttivo, ma anche riguardo i processi aziendali. E per mantenere la competitività delle aziende la formazione del personale è quanto mai decisiva.

«Sul mercato vengono lanciati molti materiali nuovi e innovativi, che impongono ai nostri collaboratori di essere sempre aggiornati per poter garantire ai clienti una consulenza competente e precisa», ancora Schönthaler. All’assemblea erano presenti anche i presidenti delle associazioni di riferimento nazionale Federcomated e Sercomated, rispettivamente Giuseppe Freri e Luca Berardo. «Le aziende altoatesine - hanno sottolineato entrambi - sono riuscite a fare fronte con efficacia alla crisi, e puntano ora a superare le difficoltà con nuove idee, sostenibilità e qualità».













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