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Covid, Sebastiani (Cnr): picco superato ma incidenza ancora alta, sopra 3 mila casi in Alto Adige

L’andamento è ancora eterogeneo tra le regioni. Agenas: in lieve calo l’occupazione delle terapie intensive ma Trento resta al 27%



ROMA. E' molto eterogeneo l'andamento della curva dell'epidemia di Covid nelle province italiane: la maggioranza ha superato il picco, alcune devono ancora raggiungerlo e, fra quelle che lo hanno superato, alcune sono in fase di stasi, in altre la discesa è debole o sta frenando e in altre ancora, si osserva un aumento.

Ancora alta ovunque l'incidenza settimanale, con picchi con picchi nella provincia di Vicenza, con 3.198 casi su 100.000 abitanti, nella provincia autonoma di Bolzano (3.010) e nelle province di Forlì-Cesena (2.989) e Ravenna (2.904). E' quanto rilevano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

La provincia di Trento si trova invece tra i 2 mila e i 3 mila con 2364 casi.

Per quanto riguarda l'occupazione delle terapie intensive dei malati Covid il valore meglio nazionale passa al 16% con la riduzione di un punto percentuale. Stabili invece i reparti non critici fermi al 30% secondo i dati Agenas aggiornati a ieri, 29 gennaio.

In miglioramento per le rianimazioni anche Trento e Bolzano ma in Trentino la percentuale resta la più alta (27%). In calo Abruzzo (-2% ora al 20% di occupazione), Basilicata (-2% ora al 6%), Campania (-1% ora 11%), Emilia Romagna (-1, 16%), Liguria (-1%, 17%), Bolzano (-1%, 11%), Trento (-1%, 27%), Piemonte (-2%, 19%), Puglia (-1%, ora 12%). Toscana (-1%, ora 19%) e Veneto (-1% ora 16%). Salgono Calabria (+1 16%),Fvg (+2% 24%), Marche (+2, 24%) Valle d’Aosta (+3% 21%) e Umbria (+2% 9%).













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