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Draghi dice sì a Mattarella. Scende lo spread e vola la Borsa

L’ex presidente della Bce: "Grazie a Mattarella, dobbiamo sconfiggere la pandemia e rilanciare il Paese"



ROMA. Il presidente della repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto questa mattina al Quirinale il professor Mario Draghi al quale ha conferito l'incarico. Il professore Draghi si è riservato di accettare".

Questa la dichiarazione del Quirinale letta dal segretario generale Ugo Zampetti rilasciata dopo un'ora e dieci di colloquio tra Mattarella e Draghi.

Draghi ha ringraziato Mattarella e si è posto due obiettivi: "Sconfiggere la pandemia e rilanciare il Paese".

La chiamata del Colle di Mario Draghi convince i mercati. La Borsa di Milano aveva aperto in forte rialzo nell'attesa dell'incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con un primo Ftse Mib che ha segnato un +2,95% a 22.733 punti. Lo spread tra Btp e Bund in calo è sceso a 107 punti dai 116 della chiusura di ieri.

L'alternativa sarebbero solo elezioni anticipate, lasciando tuttavia il Paese per un lungo periodo nell'incertezza, ha detto il capo dello Stato.

Il presidente della Repubblica dopo aver registrato il fallimento del mandato esplorativo del presidente della Camera Roberto Fico ha osservato che a questo punto esistono due vie: quella di un incarico o del voto.

Ma ha anche osservato che la crisi sanitaria ed economica "richiede un governo nella pienezza delle sue funzioni e non un governo con l'attività ridotta al minimo". E ancora: "Dallo scoglimento delle Camere del 2013 - ha osservato - sono trascorsi 4 mesi" per un governo, nel 2018 "5 mesi".

Si tratterebbe di tenere il nostro Paese con un governo senza pienezza delle funzioni in mesi cruciali. Tutte queste preoccupazioni sono ben presenti ai nostri concittadini, che chiedono risposte urgente". Per questo “conto di conferire al più presto incarico per formare governo che faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili", un incarico "ad alto profilo", ha osservato il capo dello Stato.

Immediata la presa di posizione di M5s, che attraverso il capo politico Vito Crimi annuncia che "già durante le consultazioni, aveva rappresentato che l'unico governo possibile sarebbe stato un governo politico. Pertanto non voterà per la nascita di un governo tecnico presieduto da Mario Draghi. Una tale tipologia di esecutivi è già stata adottata in passato, con conseguenze estremamente negative per i cittadini italiani".

Salvini è tornato a chiedere con forza le elezioni.













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