G. Grillo,ddl contro la violenza verso i medici rischia stop



(ANSA) - ROMA, 19 AGO - "Un'altra aggressione ai lavoratori della sanità, questa volta a Palermo, conferma l'urgenza di approvare la mia legge antiviolenza". Con queste parole, in un post su Facebook, il ministro della salute Giulia Grillo punta l'attenzione su un provvedimento che rischia di non vedere mai la luce a causa della crisi di Governo: "chi sta bloccando il Paese e il lavoro del Parlamento - spiega - si assume anche la responsabilità di fermare questa importante legge di civiltà".    Ultima in ordine di tempo a finire sui giornali è un'aggressione ai danni di un medico e di un tecnico di radiologia verificatasi all'ospedale Villa Sofia di Palermo e denunciata dal segretario aziendale del sindacato Cimo sulle pagine dei giornali locali. A partire da questo episodio, il ministro Grillo torna oggi a ribadire l'urgenza di approvare il disegno di legge, calendarizzato in aula al Senato a settembre, che inasprisce le pene per chi aggredisce medici e operatori sanitari in servizio. "Basta Far West - scrive - le corsie e gli ambulatori sono patrimonio di tutti i cittadini così come chi vi opera ogni giorno".    Intanto, la Federazione Regionale degli Ordini dei Medici della Liguria ha scritto una lettera rivolta ai Prefetti e ai Questori di Imperia, Savona, Genova e La Spezia, chiedendo di "aprire dei posti di Polizia negli Ospedali che ne sono ancora privi e di riaprirli laddove sono stati chiusi". Pochi giorni fa a chiedere questo provvedimento al ministro dell'Interno Salvini era stata la Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo). (ANSA).   









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