L'hockey sul ghiaccio introduce l'instant replay

Piazzate cinque telecamere in ogni stadio italiano per evitare i gol fantasma, come quello realizzato l'anno scorso durante la partita Alleghe-Pusteria. L'arbitro potrà guardare il replay e poi decidere se assegnare la rete oppure no


Michele Bolognini


BOLZANO. Per una volta il "brutto anatroccolo" hockey su ghiaccio batte il "cigno" calcio. Se i giganti del pallone sono ancora lì a spaccare il capello in due per mettere o meno la moviola in campo, e le trasmissioni televisive propinano stucchevoli e infiniti dibattiti su fuorigioco e gol annullati, i topolini dell'hockey si buttano alla grande sulla tecnologia e battono sul tempo gli altri sport.
Basta polemiche e discussioni, come ce ne sono state tante anche negli ultimi anni: con il nuovo campionato arriva l'instant replay.

VIDEO Il gol fantasma di Alleghe-Pusteria

«In ogni stadio di serie A1 - conferma il vicepresidente della Lega hockey Alex Hofer - sono state installate cinque telecamere fisse: due sopra le porte, due che riprendono la pista e una che inquadra il tabellone per le questioni riguardanti il cronometro. Devo ringraziare le società, che si sono autofinanziate investendo circa 15mila euro a testa in questo progetto che è già stato provato con successo. Siamo abituati a parlare quasi sempre male dell'hockey su ghiaccio italiano, ma questa volta credo di poter dire che facciamo una bella figura e ci poniamo all'avanguardia rispetto a tanti altri sport più conosciuti e pubblicizzati».

Il progetto, portato avanti in accordo con la Federazione italiana sport ghiaccio e in collaborazione con la Gahg (gruppo arbitri) presieduta da Renzo Stenico, prevede che il capo-arbitro (e solo lui) possa chiedere di avvalersi dell'instant-replay in caso di situazioni dubbie riguardo un gol.

Le cinque telecamere, infatti, sono gestite da un computer posizionato nella cabina riservata a cronometristi e marcatori, e le immagini sono visionabili in ogni momento.
«Inoltre - prosegue Hofer - stiamo aspettando il via libera da parte della federazione sulla possibilità che le immagini possano essere allegate al rapporto arbitrale da inviare al giudice sportivo. Non solo quelle relative ai gol, ma anche quelle riguardanti altre situazioni di gioco come ad esempio falli ed espulsioni».

Insomma, una prova tv vera e propria, resa possibile grazie alla presenza su tutti i campi delle stesse condizioni relative ad immagini e inquadrature. A tutto vantaggio non solo della regolarità del campionato, ma anche della serenità dell'ambiente, troppo spesso vittima di polemiche accese e in qualche caso pure strumentali.

Se nelle ultime due stagioni ci fossero già state le telecamere fisse installate sopra le porte, ad esempio, non ci saremmo dovuti sorbire le infinite discussioni sul gol-non gol di Rolly Ramoser in gara-3 di finale scudetto nel 2009, e il famoso rigore non convalidato a Vince Rocco durante Alleghe-Val Pusteria degli ultimi play-off sarebbe probabilmente stato concesso. Per non parlare, tornando indietro nel tempo di una decina d'anni, del gol-partita di Markus Brunner in gara-2 di finale-scudetto tra Merano e Bolzano, che ancora adesso fa discutere. C'è da segnalare, tra l'altro, che la prima prova del fuoco è già stata superata con successo in pre-campionato.

Qualche giorno fa, infatti, durante l'amichevole Pontebba-Asiago, il gol del momentaneo 3-3 friulano siglato da Lance Monych dopo 9 minuti di gioco del terzo tempo, è stato assegnato proprio grazie alla prova-tv. L'arbitro, che inizialmente non aveva segnalato la marcatura, ha chiesto di poter utilizzare l'instant-replay e, dopo una pausa di neanche due minuti nel corso della quale ha visionato le immagini, ha assegnato il gol. Più tecnologia, meno discussioni. Ecco l'equazione vincente.
Insoma, un'innovazione rivoluzionaria e fa piacere che sia stato l'hockey ad introdurla mostrandosi finalmente uno sport aperto e con la mentalità moderna.

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