Il caso

Benno, una versione che traballa: rischio ergastolo se viene provata la premeditazione

La prima notte, a casa di Martina, sostituì il cellulare. Nel fine settimana di nuovo in azione il nucleo dei sub dei carabinieri per trovare il corpo di Peter Neumair

LA LETTERA - Madé Neumair: “Non credo al pentimento di Benno”
LA SVOLTA - Benno ha confessato di aver ucciso i suoi genitori - Papà Peter ucciso dopo una colluttazione
LA CONFESSIONE - Benno ha confessato «dopo un crollo psicologico»
LEGGI ANCHE - Le ricerche di Peter si concentrano in una zona specifica - Ritrovati nell'Adige gli scarponi di Peter - Centinaia di uomini coinvolti nelle ricerche. Il ritrovamento del corpo di Laura
IL VIDEO - "Il cane ha segnalato qualcosa in un punto specifico"
LE FOTO: Nell'Adige si cerca il corpo di Peter -  Le drammatiche ricerche di sabato 6 febbraio - Ad Ora il ritrovamento del corpo con il gommone. In azione anche gli elicotteri - Simulazioni con i manichini
LA VIDEOSCHEDA Un mese di angoscianti ricerche - Dai sospetti all'arresto
LA PAURA I messaggi di mamma Laura
IL FILMATO La casa del mistero
IL RITRATTO Benno, il lavoro e l'ossessione del corpo - Benno, problemi anche sul lavoro



BOLZANO. I molti dubbi sulla confessione di Benno Neumair: dall’auto all’acqua ossigenata. La sorella Madè è convinta che l’indagato abbia fatto di tutto per «depistare» le indagini, non crede affatto ad un suo pentimento. Le spiegazioni di quest’ultimo puntano ad allontanare l’aggravante della premeditazione. 

Benno, 30 anni, in carcere dalla fine di gennaio, ha raccontato di aver ammazzato il padre, strangolandolo con un cordino, dopo l’ennesima lite per i soldi; stessa tragica sorte avrebbe riservato alla madre arrivata - dopo il pomeriggio trascorso assieme all’anziana madre e alle sorelle - “quand’era appena successo”. Due spiegazioni che servono ad allontanare l’aggravante della premeditazione. 

Ma se le cose fossero davvero andate così, perché Benno avrebbe detto in anticipo a Martina - la donna con la quale ha trascorso la notte tra il 4 e il 5 gennaio - che sarebbe arrivato a casa sua ad Ora, in macchina? Cosa che non faceva mai - si spostava sempre coi mezzi pubblici - perché i genitori non volevano assolutamente che prendesse la loro Volvo.

Poi c’è la bottiglia di acqua ossigenata acquistata dopo il duplice omicidio che - per sua ammissione - gli era servita per pulire meglio le tracce di sangue rimaste sul pavimento dell’appartamento. Il cellulare dice di averlo gettato in un cassonetto assieme al cordino usato per uccidere. Che bisogno c’era di liberarsi del telefonino; quali segreti avrebbe potuto rivelare?

La lettera della sorella di Benno.

Madé, in una lettera pubblica, ha fatto sapere di non credere "ad un sentimento di pentimento da parte di Benno".

Secondo Madé, "l'indicibile fatto che Benno Neumair abbia ucciso a sangue freddo la mia mamma e il mio papà la sera del 4 gennaio, per me è stato violentemente e dolorosamente evidente fin dal primo pomeriggio del 6 gennaio, come sanno gli inquirenti e le persone a me più care. Pensando alle prime settimane seguenti all'accaduto, stento a credere come io sia riuscito a mantenere la calma e la concentrazione nel trambusto e nel dolore più annientante, vivendo nella paura che la verità non venisse mai alla luce".

Benno Neumair confessa l'omicidio dei genitori

La coppia bolzanina era scomparsa il 4 gennaio: trovato nell'Adige il corpo della donna

La bolzanina ricorda anche "le immagini in televisione di un Benno a braccia larghe che si appoggiava alla balaustra della terrazza dei miei genitori scrutando arrogantemente in basso verso i giornalisti e i carabinieri, poco dopo lamentandosi con me al telefono su quanto fosse nauseato irritato da tutte le 'strane domande', sentendo nelle varie interviste la sua voce gelida fabbricare spontanee teorie depistanti e palesi menzogne".

Coppia scomparsa a Bolzano, simulazioni con manichini al ponte di Vadena

Accertamenti tecnici nella mattinata di oggi, 28 gennaio, con il lancio dal ponte di manichini nelle acque dell'Adige. Il ponte è quello dove sono state ritrovate le tracce di sangue che i Ris hanno attribuito a Peter Neumair (foto Pablo Acero)

La ricerca del corpo di Peter Neumair.

Nel weekend tornerà a Bolzano la squadra del centro carabinieri sommozzatori di Genova Voltri. L’obiettivo è sempre lo stesso: individuare il corpo di Peter Neumair, recuperarlo e restituirlo alla famiglia.

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