A Bolzano inaugurato «Zoona», lo spazio giovani bilingue e libero
Nell’area ex Feltrinelli Masonite in via Lancia, ripulita dai ragazzi del Forum prevenzione, in uno stabile abbandonato dal 1965: ospiterà workshop, eventi e concerti (foto DLife)
BOLZANO. «Non sembra nemmeno Bolzano», scherzano Vincent Dalle Luche e Noel Jachelini, mentre si godono la brezza estiva ascoltando musica. Poco distante dei ragazzi vanno con lo skateboard, altri arrivano a gruppi con gli strumenti sulle spalle per partecipare alla Jam Session. Questo piccolo angolo di paradiso giovanile, a detta dei ragazzi «da atmosfera berlinese», si trova nel cuore della zona industriale. Ieri l'inaugurazione in via Lancia, esattamente, nel cortile dell'ex Feltrinelli Masonite: stabile abbandonato dal '65.
Dopo alcune settimane di lavori e pulizie, prende nuova vita: adesso si chiama «Zoona», ed è un punto di aggregazione giovanile che ospiterà eventi, workshop e, si spera, tanti concerti. Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Forum prevenzione, che ha ricevuto in gestione l'area, e il collettivo Sk8project, che uno spazio lo cercava da tempo. Si è preso un enorme areale completamente abbandonato, dove degrado e sporcizia regnavano sovrani, e lo si è consegnato a chi aveva tanta voglia di rimboccarsi le maniche per ricavarsi uno spazio proprio in una città, talvolta, un po' chiusa. «L'idea è creare un punto aperto a tutti, bilingue, dove associazioni o chiunque abbia voglia possano portare un'idea», spiega Florian Pallua, coordinatore del centro specialistico per la promozione della gioventù, all'interno del Forum prevenzione.
I lavori
Matthias Pixner, Isabel Folie, Fritz Ramoser e Matteo Aldazzi fanno da padroni di casa dentro il cortile che si sta pian piano popolando di ragazzi. Quei muretti, le casette, lo stesso palco dove sono appoggiati gli strumenti, li conoscono a menadito: li hanno sistemati loro. «Prima abbiamo ripulito tutto», racconta Isabel Folie. «E non è stato facile», aggiunge Aldazzi, «C'era di tutto: materassi, spazzatura. Le persone dormivano qui dentro, quindi abbiamo ripulito resti di accampamenti rimasti dopo gli sgomberi». Poi sono arrivate le roulotte e le "casette" da utilizzare come spazi bar. «Una volta reso vivibile l'idea era di lasciare lo spazio abbastanza così com'era. Una combinazione di nuovo e vecchio, in cui si vedessero alcuni segni di abbandono, in stile giungla urbana», sorride Isabel. Un altro punto fondamentale: la sostenibilità. «Abbiamo riutilizzato materiali di seconda mano», spiega Matteo Aldazzi, «queste finestrine del bancone bar vengono da una scuola tirolese. Le porte da un altro giovanile che le stava buttando via». Ad aiutarli nei lavori di pulizia e allestimento c'erano i ragazzi dello Sk8project, che sognano, più avanti, di costruire una rampa all'interno del capannone, dove incontrarsi tra amanti delle tavole.
La festa
Il nuovo spazio «Zoona» ha festeggiato giovedì l'apertura. A partecipare all'evento tanti giovani venuti da tutto l'Alto Adige. Sarah Merano, da Cornaiano, Simon Linter, dal Renon, Leon Morandell, da Caldaro e Bobo Bellini, da Padova addirittura si sono incontrati sul posto e hanno deciso di fare gruppo. Parlano un bellissimo mix di italiano e tedesco, e si guardano intorno incuriositi. «Finalmente uno spazio per giovani così libero», sorride Morandell, mentre gioca con i piedi sullo skateboard. «Ho saputo della festa su questa app, si chiama Nizer», spiega Sarah Merano, «Qui puoi vedere anche chi parteciperà all'evento e contattare ragazzi per organizzarsi e andarci insieme. Noi abbiamo fatto così».