L'accordo

In arrivo 50 milioni di euro per 7.500 dipendenti Rsa 

Firmata l’intesa che riguarda anche i dipendenti dei Servizi sociali. Stefano Boragine (Sindacato Gs): «Il personale andava trattenuto subito, così si svilisce la professione»



BOLZANO. Firmato l’accordo stralcio per i dipendenti dei Servizi sociali e delle Residenze per anziani: si tratta di 50 milioni di euro messi a disposizione dalla Provincia che andranno divisi tra 7.500 dipendenti. L’intesa apre la strada a diversi miglioramenti.

Dall'inizio dell'anno - dice la Provincia - sono in corso trattative sull’accordo stralcio per i dipendenti delle Residenze per anziani e dei Servizi sociali.

Ha lavorato la delegazione degli enti pubblici composta da rappresentanti della Provincia, del Consorzio dei Comuni, delle Comunità comprensoriali e dell'Associazione delle Residenze per anziani, mentre in rappresentanza dei lavoratori erano presenti i rispettivi sindacati. I negoziati sono terminati alla fine di luglio e l’accordo stralcio è stato firmato ieri da tutte le parti negoziali.

Ciò significa che il contratto può entrare in vigore e che i 50 milioni di euro messi a disposizione dalla giunta provinciale possono andare a beneficio dei 7.500 dipendenti. Saranno garantiti trattamenti migliori in particolare al personale dei servizi residenziali per anziani e per persone con disabilità, soprattutto per quanto riguarda le indennità di mansione e i servizi che prevedono turni.

Previsti anche miglioramenti mirati delle indennità di mansione di altri profili professionali e di quelli dei quadri intermedi, come i responsabili tecnico assistenziali e i responsabili d’area. Di grande importanza l'erogazione di un bonus straordinario una tantum (un premio) per i dipendenti dei servizi sociali delegati e delle Residenze per anziani. L'introduzione e la regolamentazione dei profili professionali di "operatore socio-assistenziale in formazione" e "assistente infermieristico in formazione" creerà la base legale per poter sostenere in futuro la formazione anche in periferia e la formazione in servizio anche nel settore sociale e infermieristico.

Stefano Boragine - sindacato provinciale Gs - dice che i 50 milioni vanno spalmati su 3 anni (15 ogni anno) più un premio di 5 milioni. «Abbiamo firmato ma per noi i denari non sono sufficienti. La politica non ha ancora capito che il personale è stanco e che non ce n’è. Che andava trattenuto subito e invece riceverà più soldi ma dovrà lavorare di più. La verità è che pian piano la professione sta subendo uno svilimento continuo e che gli anziani in futuro faticheranno ad avere un’assistenza di qualità. Prendiamo la Val Venosta che scenari si prospettano col personale che se ne va in Svizzera?».

Per l'assessora provinciale al Sociale -Waltraud Deeg - la firma dell’accordo stralcio è un passo importante nella giusta direzione. Ma allo stesso tempo Deeg è consapevole che dovranno seguire ulteriori negoziati, soprattutto in considerazione della carenza di lavoratori qualificati nel settore sociale e dell'assistenza, che è già evidente e che si prevede aumenterà in futuro. Il presidente Arno Kompatscher sostiene a sua volta la necessità di proseguire immediatamente i colloqui per attuare ulteriori miglioramenti a medio e lungo termine.













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